Il museo della città e del territorio di Narni, che con i suoi 2700 mq ospita le maggiori opere pittoriche, scultoree e archeologiche, ci permette la ricostruzione della storia della città di Narni.
Il palazzo si sviluppa su tre piani e prende il nome dalla Famiglia Eroli, una delle più influenti e prestigiose famiglie narnesi a partire dal 1400 circa. Appartenne a loro fino al 1984, anno in cui fu acquistato dalla Provincia di Terni.
Salite le scale, si entra subito nella Sala del Camino, dalla quale si snoda tutto il percorso museale: è la sala di rappresentanza che oggi viene usata per cerimonie, riunioni, conferenze e inaugurazioni. Il camino è l’elemento più rappresentativo, con grandi mensole e zampe leonine, datato XVI secolo. È un elemento di riuso proveniente dalle antiche abitazioni degli Eroli. La mensola è decorata con lo stemma della famiglia, le foglie di edera stilizzata a forma di cuore: questa pianta, essendo una sempreverde, nella simbologia araldica indica tenacia ed eterna memoria.
Il palazzo è il risultato dell’accorpamento di varie costruzioni in un’unica grande dimora, riferibili a varie epoche, a partire da fine quattrocento.
In tutto il primo piano troviamo principalmente reperti archeologici che vanno dalla protostoria, passando per la preistoria e l’epoca romana fino ad arrivare al Medioevo, in particolar modo l’Alto Medioevo. Tra le varie sale è bene citare quella che ospita uno tra i più singolari reperti della collezione museale: la Mummia di Narni. Altrettanto importanti sono l’adiacente sala con le zanne di Elephas Antiquus, specie imparentata col Mammut, e quella che ospita la Vasca Fontana, ossia la coppa in bronzo dalla quale sgorgava l’acqua della fontana in Piazza dei Priori e che oggi vede una copia posta al centro.