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Olio su tela
1783
Domenico Corvi
cm. 60 x 43

La santa è rappresentata in piedi, con in mano il libro della regola monastica. Davanti ad essa è dipinta la figura di Francesco Pacini inginocchiato che riceve la regola. Nel libro che tiene in mano la Santa è possibile leggere “IUXTA HANC NORMA VIVES”, rivolto chiaramente al libertino Pacini convertito dalla stessa Giacinta che ne farà il suo braccio operativo nel mondo.

L’opera è dell’ultimo quarto del XVIII secolo, parzialmente incompleta e con un errore nella rappresentazione del piede destro di Pacini. L’opera proviene dalla Chiesa della Confraternita del Suffragio di Viterbo.

Quest’opera del Corvi non era conosciuta dalle fonti e dalla storiografia locale fino al riconoscimento operato da La Fontaine nel 1924. Il soggetto fu identificato con esattezza da Italo Faldi nel 1970 riferendolo al periodo più tardo dell’attività artistica del pittore.
Il Corvi realizzò quest’opera in occasione della cerimonia di beatificazione di Francesco Pacini, tenutasi in San Pietro nel 1783.
In quest’opera, che appartiene all’ultimo periodo della vita del Corvi, alcuni particolari come la testa della figura maschile, resa in maniera sommaria, e la rotazione innaturale delle dita del piede sinistro della stessa figura fanno pensare ad un intervento eseguito sull’opera da una mano diversa da quella dell’artista, probabilmente da un aiuto di bottega.

Dal Faldi sappiamo che l’opera, in occasione della mostra tenutasi il 10 giugno del 1972 presso il Palazzo dei Priori, è stata oggetto di un restauro a cura di Augusto Cecconi Principi; questa si presentava in condizioni di degrado avanzatissmo: numerose lacerazioni del supporto ligneo, cadute e sollevamenti della superficie pittorica e un fitto strato di sudiciume che l’anneriva.

Il Museo Correr di Venezia conserva fin dal 1830 il disegno dell’opera firmato sul verso “Domenico Corvi”.

Domenico Corvi, pittore viterbese che nel sec. XVIII esercitò un indiscusso primato nella cultura figurativa romana. Nel 1756 entrò all’Accademia di San Luca dove operò sotto la direzione di Francesco Mancini. Il suo percorso artistico lo vede muoversi in diverse tappe: rococò, recupero delle soluzioni cromatiche luminose della tradizione corregesca e barocca.

Altre opere dell’autore conservate all’interno del Museo sono le seguenti: S. Giovanni Evangelista, i bozzetti per gli affreschi della chiesa del Gonfalone.

L’opera ha partecipato alla mostra “Domenico Corvi” presso il Museo della Rocca Albornoz (Vt), dal 12 dicembre 1998 al 28 febbraio 1999.

 

BIBLIOGRAFIA

I. FALDI, I Pittori Viterbesi di cinque secoli, Roma 1970, pp. 83-84.
– I. FALDI, Restauri e acquisizioni al patrimonio artistico di Viterbo”, catalogo della mostra, Roma 1972.
– I. FALDI, Pittura barocca nella Tuscia viterbese, catalogo della mostra, Viterbo 1982.
– G. TIZIANI, Santa Giacinta Marescotti dà la regola al libertino convertito Francesco Pacini, in Domenico Corvi a cura di V. CURVI- A. LO BIANCO, catalogo della mostra, Roma 1998.

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