La pergamena del primo conclave torna al Palazzo dei Papi, là dove fu redatta nel 1270. Lo annuncia Vittorio Sgarbi, assessore alla bellezza del Comune laziale, sottolineando che lo storico documento, di proprietà del Comune e sino ad oggi conservato a Palazzo dei Priori, sarà esposto dal 1 ottobre nella Sala Gualterio. Qui vi rimarrà per i prossimi dieci anni grazie a una convenzione siglata tra Comune, curia e biblioteca consorziale di Viterbo. La nuova collocazione del documento sarà presentata al pubblico, sabato 1 ottobre alle 12:00, con una cerimonia alla quale parteciperanno Sgarbi e il Vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli.
La pergamena del primo conclave
La pergamena, che conserva ancora i sigilli in ceralacca originali dei cardinali elettori e del Rettore del Patrimonio di S. Pietro, narra della drammatica situazione dei porporati ridotti in clausura per volere del podestà e del capitano del popolo di Viterbo.
Dal conclave viterbese, che si tenne tra il 1268 ed il 1271, uscì l’elezione di Gregorio X. E da qui prenderà le mosse la costituzione apostolica Ubi Periculum, del 1274, che istituzionalizzerà la modalità di elezione del Papa per mezzo del conclave.
Il ritorno della pergamena del conclave nella sala del Palazzo dei Papi non ha significato soltanto per Viterbo, ma indica una nuova concezione dello Stato che si potrà estendere ad altri beni “spaesati” dalle sedi originali per ragioni esterne di proprietà
spiega all’ANSA il critico ferrarese;.
Che la pergamena appartenga al Comune, che sia stata custodita dalla biblioteca diretta dal dottor Paolo Pelliccia, non significa che essa non possa stare nel suo spazio pertinenziale in un’altra sede pubblica non comunale ma della diocesi di Viterbo. La convenzione tra il Comune, la Curia e la Biblioteca Consorziale di Viterbo ripara a un errore della storia. La pergamena nella sede del Comune era fuori casa. Ora a Palazzo dei Papi è tornata a casa