Sei affascinato dalla storia? Aggiungi all’ingresso al Polo monumentale Colle del Duomo la visita guidata all’Antica Zecca di Viterbo dello zecchiere Marco Guglielmi. Entrerete in un fantastico viaggio nel medioevo. Oltre alle monete e alla storia vera, respirerete e calcherete le gesta e gli spazi vitali di generazioni di uomini e donne avvicendatesi da oltre otto secoli al suo interno.
LA STORIA NUMISMATICA DI VITERBO
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La città di Viterbo ottenne il diritto di battere moneta dall’Imperatore Federico II nel 1240. Esistono documenti che già dal 1262 parlano di “moneta viterbina”. È grazie all’intraprendenza della città di Viterbo che nascono, per la prima volta nella storia numismatica, le emissioni di monete in sede vacante (1268-1271). In quel contesto storico avvenne proprio a Viterbo il Conclave più lungo della storia, durato ben 33 mesi, che portò all’elezione di Papa Gregorio X.
Tra gli esempi più importanti del periodo medievale abbiamo il denario detto “Viterbino”, in mistura di rame e argento, e il grosso, moneta in argento. Quest’ultimo presenta nel dritto il leone Nemeo con la Palma, stemma di Viterbo, e nel rovescio la figura del santo patrono della città, San Lorenzo.
Successivamente all’importante produzione monetale del periodo medievale, assume particolare interesse la fase sviluppatasi in epoca rinascimentale. In questo periodo la città, per concessione papale e come capoluogo del territorio denominato “Patrimoniv sancti petri”, conia belle monete, sia in mistura che in argento, per i Papi Sisto IV, Giulio II e Leone X.
Dopo questo periodo, la Zecca cittadina subisce un lungo periodo di inattività, fino alla sua riapertura nel 1796 sotto il papato di Pio VI Braschi. Ciò avvenne a causa della grave ed impellente necessità di moneta circolante in seguito al dissesto socio economico in quella particolare congiuntura storica caratterizzata dai nascenti ed impetuosi moti rivoluzionari che poco prima avevano sfociato nello scoppio della Rivoluzione Francese. In quest’ultima fase, nella Zecca viterbese furono coniate monete in rame da 5, 2 e 1/2 e mezzo Baiocchi. Le prime due, caratterizzate al dritto rispettivamente dal busto della Madonna e di S. Pietro, assumeranno la denominazione di “Madonnine” e “Sampietrini”. Mentre nel rovescio di tutte le monete assieme alla descrizione del valore nominale troneggia con fiero piglio il nome della Zecca emittente: Viterbo.
OFFERTA
Ingresso al Polo monumentale Colle del Duomo + visita guidata di gruppo all’Antica Zecca di Viterbo
- Intero: 15,00 euro cad.
- audioguida del Polo monumentale è inclusa e il ticket è valido per due giorni (sabato e domenica)
- Ridotto: 13,00 euro per ragazzi da 12 a 18 anni
- audioguida del Polo monumentale è inclusa e il ticket è valido per due giorni (sabato e domenica)
La visita partirà al raggiungimento di almeno 5 e per un massimo di 10 persone a gruppo, quindi è obbligatorio l’acquisto anticipato entro 24 ore dalle date interessate.
La visita guidata alla Zecca di Viterbo (via Ottusa 13) partirà alle ore 16:00 nei seguenti giorni:
- 20 maggio 2023
- 27 maggio 2023
- 3 giugno 2023
La visita avrà la durata di circa un’ora. L’appuntamento sarà direttamente alla Zecca dieci minuti prima dell’inizio della visita. Al termine, sarà anche possibile ottenere l’attestato di partecipazione e una moneta ricordo in rame battuta al momento con un supplemento (acquisto in sede).
I partecipanti saranno poi liberi di visitare il Polo monumentale Colle del Duomo autonomamente, con l’ausilio dell’audioguida, quando vorranno (il biglietto resterà valido anche per la domenica successiva al sabato scelto per la visita alla zecca).
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Polo monumentale Colle del Duomo
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