UN NUOVO MODO DI VIAGGIARE: THOMAS COOK E IL TURISMO DI MASSA

Dal Medioevo a Thomas Cook

Religiosità, economia e cultura vivono legate al viaggio. A partire dal Medioevo i grandi viaggi intrapresi vedevano principalmente come protagonisti i pellegrini; successivamente, dal XV secolo, gli esploratori; più tardi gli inglesi e i nord europei nel XVIII e XIX secolo si recavano in Italia nei Grand Tour per conoscere la civiltà e l’arte dell’età classica.

Prima della nascita del treno il viaggio era un privilegio della classe aristocratica, l’unica ad avere a disposizione tempo e denaro per andare in vacanza e affrontare le consistenti spese di trasporto.

Si viaggiava per diletto o per ampliare il proprio patrimonio culturale e letterario; moltissimi furono i nobili europei che lasciarono il proprio paese armati di coraggio, curiosità e spirito d’avventura. Poeti e filosofi, pittori e artisti, uomini di chiesa, letterati, musicisti e scienziati. Tutti accomunati dalla smania di scoprire città e bellezze naturali, di conoscere usi e costumi diversi dai propri, di ammirare e collezionare antichità e opere d’arte.
La rivoluzione dei trasporti ferroviari e marittimi dell’ Ottocento trasforma completamente il modo di viaggiare, accorciando le distanze e rendendo più confortevoli gli spostamenti dei viaggiatori. La rapidità e l’economicità dei trasporti produce grandi cambiamenti nella abitudini di viaggio, accrescendo negli individui meno agiati il desiderio di allontanarsi dalla solita routine. Si sviluppa un turismo meno di élite, più popolare, rivolto ai ceti medi della società.

Chi era Thomas Cook?

Il 5 luglio 1841 è la data che sancisce universalmente la nascita del turismo moderno. Il profeta delle “ vacanze per tutti “ è un pastore protestante e tipografo di professione, Thomas Cook. Fervente predicatore contro fumo e alcool Cook è il primo vero tour operator. In occasione di un grande raduno a Lougborough degli antialcolisti, si inventa l’organizzazione di un viaggio di 20 km, in treno da Leicester, a un prezzo vantaggiosissimo: uno scellino per l’andata e il ritorno.Cook, Thomas

A questo itinerario filantropico partecipano 570 persone della low class e lavoratori del settore laniero. Per quasi tutti è il primo viaggio in treno, senza un posto a sedere, ammucchiati su scomode carrozze scoperte chiamate “vagonetti”. Il pranzo è incluso come anche “uno spettacolo di gran galà”; un fischio del treno e, con i passeggeri, parte anche l’avventura di Cook. Il successo di questa iniziativa fu tale da spingere lo stesso ad organizzare pacchetti e prodotti turistici sempre più articolati, dando inizio all’industria turistica modernamente intesa.

La prima agenzia di viaggi

Il 3 aprile 1865 apre i battenti la prima agenzia viaggi del mondo a Londra, in Fleet Street: la Thomas Cook & Son. Qui non si vendevano soltanto biglietti ma anche accessori da viaggio come telescopi, valigie e guide.

Inizialmente lo scopo di Cook non era quello di fare soldi; voleva semplicemente incoraggiare le persone ad allargare i propri orizzonti. Ma l’agenzia prosperò e nel giro di un decennio si era trasferito in un negozio più grande; erano nate filiali a Birmingham, Manchester, Liverpool, Bruxelles e Colonia. La maggior parte delle sue vendite riguardavano tour nel Regno Unito e in Scozia.

Nel 1872 realizzò un giro del mondo in 222 giorni; organizzò viaggi di alcuni maharajah in Europa e pellegrinaggi di musulmani alla Mecca. Nel 1878 condusse a Parigi, per l’Esposizione Universale, 75.000 inglesi, incrementando sia il turismo di massa che quello d’élite.

Con i primi viaggi organizzati l’attività turistica diventa un fenomeno di gruppo; al visitatore vengono dati buoni albergo, una sorta di voucher e viene creata nel 1872 la circular note, antesignana dei traveller’s cheques (assegni turistici), introdotti nel 1891. I primi pacchetti erano conosciuti come tour, l’uso della parola vacanza non divenne comune fino al XX secolo. Sembra che Jules Verne abbia elaborato l’idea di scrivere Il giro del mondo in 80 giorni vedendo un manifesto dell’agenzia Cook, in cui era rappresentato un turista inglese, seguito da un domestico sotto la scritta: “Viaggiate!”.

La storia della Thomas Cook & Son

L’impresa turistica Thomas Cook & Son resterà di proprietà della famiglia Cook fino al 1928. Con l’andare del tempo lo spirito e le modalità di viaggio cambiano. Si registra una sempre maggior distanza tra il viaggiatore e la realtà locale; vengono introdotti percorsi obbligati che non lasciano ai pellegrini alcuna mobilità individuale. Si inizia a delineare la differenza tra i pellegrini tradizionali e i turisti moderni e si pongono le basi per il turismo di massa, standardizzato.

Un turismo che cresce in modo esponenziale, grazie all’evoluzione e alla moltiplicazione dei mezzi di trasporto, all’avvento delle compagnie aeree low cost; all’incremento dei redditi del mondo occidentale e soprattutto grazie all’irruzione di internet e dei social, che modificano l’accesso alle informazioni.

Tutti questi elementi hanno indotto nelle società industrializzate e ricche nuovi bisogni di mobilità. Non a caso, i termini turista e turismo sono stati usati ufficialmente per la prima volta nel 1947 alla Società delle Nazioni; la voce “turismo” definisce genti che viaggiano per periodi di oltre 24 ore.

Oggi i motivi che spingono le persone a viaggiare sono molto diversi: vacanze, studio, pellegrinaggi, cure, formazione, affari, attività culturali. Tuttavia si sta gradualmente ritornando ad un modo di viaggiare e ad un tipo di turismo più vicino allo spirito che animava i grandi viaggiatori di una volta; mossi dalla voglia di conoscere veramente il territorio, nel rispetto di chi lo abita, in modo indipendente, vivendo un’esperienza autentica.
Oggi Thomas Cook & Son è una global company delle vacanze tutto incluso che offre dalle crociere ai voli per qualsiasi destinazione. Chissà se Thomas Cook avrebbe mai immaginato che da una missione umanitaria e altruista si sarebbe sviluppato un impero!

 

Sara Catanese

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