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Paternesi e Dante: Indovina la Commedia

Il Museo di Palazzo Doebbing di Sutri sceglie di omaggiare con forza il grande artista Alessio Paternesi. Dal 9 marzo 2024 è infatti possibile ammirare la nuova mostra temporanea intitolata “Di terra, di luce, di aria”.


Alessio Paternesi, originario di Civita Castellana, in provincia di Viterbo, è figlio della terra etrusca. Egli, con la sua creatività e le sue abili doti, ha saputo conquistare un pubblico più che ampio, una “platea” di respiro internazionale.

Paternesi è stato un artista poliedrico che, nel corso della sua densa e lunga vita, ha realizzato opere dal grandissimo valore, muovendosi tra generi diversi e servendosi di materiali variegati. A Sutri è possibile ammirare «tutto il paradigma del maestro, con creazioni che vanno dalla grafica alla scultura in argilla o in bronzo, dagli altorilievi fino alla pittura ad olio e acrilico». Tra le tante bellezze, tutte degne di nota, merita una menzione particolare la serie intitolata “Indovina la Commedia”, ispirata alla grande opera dantesca.

Di cosa si tratta?

A cavallo tra il Novecento e il nuovo millennio, Alessio Paternesi si gettò con grande vigore ed energia in un’avventura tutta nuova. Collaborando con la Società Dante Alighieri, realizzò delle sculture in bronzo rappresentanti i personaggi mitologici della Divina Commedia.

Indovina la commedia
E lascia il corpo vilmente disfatto
Purgatorio canto XXIV

Tra le Arpies, Flegias, le Furie, Caronte, Pluto, Cerbero, Minosse e Gerione, ogni creazione è di estrema suggestione. Passo dopo passo si ripercorre la trattazione dantesca, si diventa parte integrante del racconto.

Ma c’è dell’altro. Paternesi diede vita a una serie di grandi quadri, nati dalla stessa ispirazione. Lo fece però, con un’impronta totalmente inedita e particolare. Il maestro ha scelto di raccontare i fatti e gli episodi della Divina Commedia con estrema originalità. L’idea era quella di cogliere il vero nucleo emotivo, l’essenza più intima e segreta.

In maniera totalmente peculiare, ha scelto di non soffermarsi sui vari episodi, ma di cogliere il preciso momento, l’attimo, il frammento, che li precede o che li segue.

Indovina la commedia
Tu proverai si’ come sa di sale, lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e’l salir per l’altrui scale
Paradiso canto XVII

E se la creatività è di “casa”, lo stesso discorso vale per la tecnica. Alessio Paternesi diede vita a una sorta di affresco su carta. Iniziava il lavoro trattando i fogli con varie sostanze, tali da creare una sorta di velo molto simile all’intonaco. In tal senso, i colori venivano assorbiti in profondità.

Da dove nasce il titolo del ciclo?

Il maestro Paternesi, nel vivo della trance creativa, mostrò le sue opere a Sebastian Matta, suo mentore. L’anziano pittore cileno rimase piacevolmente colpito e con entusiasmo, esclamò: “Ma questa non è la Divina Commedia, è Indovina La Commedia”, di qui la scelta del nome.

La serie, così intitolata, venne presentata al pubblico per la prima volta, nella darsena del Castello Estense di Ferrara e poi a Palazzo Firenze, sede romana della Società Dante Alighieri. Lo stesso Matta inoltre, volle per la sua collezione privata i primi sei quadri della serie, che esporrà a Capalbio in una mostra collettiva organizzata da Philippe D’Averio.

Indovina la commedia
Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtude e conoscenza
Inferno canto XXVI
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