1625
Bartolomeo Cavarozzi
cm. 128 x 212
L’opera del pittore viterbese Bartolomeo Cavarozzi, detto Bartolomeo de’ Crescenzi (dalla famiglia romana sua protettrice), raffigura una Madonna con Bambino rappresentata nei classici stilemi senza alcun tipo di idealizzazione o di simbologie.
La Madonna con in braccio il Bambino viene inserita in un ambiente naturale; lo sfondo scuro alla maniera caravaggesca esalta la naturalezza delle due figure. I personaggi sono rappresentati in primo piano con lo sguardo fisso verso lo spettatore e illuminati da un fascio di luce proveniente dall’angolo superiore sinistro. I panneggi della Vergine sono resi nei minimi particolari conferendo volume alla figura. Nell’angolo superiore destro si notano una capanna con una finestra illuminata e una montagna.
Quest’opera proviene dalla chiesa viterbese di Sant’Ignazio ove era esposta nella cappella Calabresi, nella navata di sinistra.
Cesare Pinzi la attribuisce erroneamente a Filippo Caparozzi, mentre per Gaetano Coretini e Italo Faldi è più propriamente opera di Bartolomeo Cavarozzi.
Per la datazione dell’opera va tenuto presente che lo F. Zeri data la Madonna Spada al 1624 o 1625 e la Madonna del Seminario, che può essere identificabile con questa, precedente di qualche anno.
BIBLIOGRAFIA
– M. GALEOTTI, L’Illustrissima città di Viterbo, Viterbo, 2006
– I. FALDI, Pittori Viterbesi di cinque secoli, Roma, 1970
– “Bartolomeo Cavarozzi: Sacre Famiglie a confronto“, a cura di Daniele Sanguineti, catalogo della mostra, Milano 2005
– G. SIGNORELLI, I più antichi pittori viterbesi, in Bollettino municipale, Viterbo, 1934
– F. ZERI, La mostra della pittura viterbese, in Bollettino d’Arte, Viterbo, 1955
– G.PAPI, Bartolomeo Cavarozzi, Soncino (CR), 2015