
II sec. a.C.
cm. 189,5 x 47 x 47
I sarcofagi etruschi più caratteristici, e che più hanno influenzato l’immaginario popolare, sono sicuramente quelli con la copertura a kline. Venivano realizzati in pietra (spesso in nenfro) o terracotta.
Questo sarcofago proviene dalla vicinia Tuscania dove la produzione di sarcofagi fittili inizia dal III secolo a.C. e porta alla sostituzione di quelli in nenfro importati dalla vicina Tarquinia. Nel corso dei secoli la qualità della raffigurazione degrada sia nella cassa che nel coperchio: nella cassa si passa da forme ricche di decorazioni a bassorilievo a casse lisce; le figure del coperchio, invece, perdono nelle plasticità e nella raffigurazione del panneggio sempre meno aderente alle forme del corpo a favore di una maggiore attenzione nella riproduzione delle fattezze del defunto.
In questo caso la copertura di questo sarcofago è realizzata mediante la rappresentazione di una figura maschile, distesa su un kline (una sorta di divano) con testata finale a frontoncino fra volute. I capelli sono disposti a ciocche regolari intorno alla fronte distesa.
La veste è una tunica a manica corta con il mantello passato sul capo. La datazione proposta è alla seconda metà del II secolo a.C.