Da un “nido” d’aquila un volo infinito è un’opera fortemente voluta dalla diocesi di Viterbo, prima per i 60 anni di sacerdozio del suo Vescovo Emerito, mons. Lorenzo Chiarinelli, poi per omaggiarne la memoria dopo la scomparsa avvenuta nell’agosto 2020. Il volume contiene le serie dei più significativi contributi realizzati dal vescovo in occasione dei convegni del Centro Studi Bonaventuriani; in una successiva sezione trovano posto la documentazione e gli interventi riguardanti la storica visita del papa Benedetto XVI a Bagnoregio, patria di S. Bonaventura. In appendice ancora scritti di sua Eccellenza dedicati al Doctor Seraphicus, di varia provenienza e spesso di difficile reperibilità. Impreziosito dalla prefazione dell’autore e della postfazione di sua Eccellenza il Vescovo Lino Fumagalli, questo testo, grazie anche al rigoroso lavoro di ricostruzione dei due curatori, si offre come vibrante ricordo di mons. Chiarinelli, della sua azione pastorale, del suo ispirato impegno intellettuale. Inoltre i lettori attenti lo riconosceranno quale tappa d’eccellenza nella riscoperta e nell’approfondimento della conoscenza di uno dei grandi figli della Tuscia, san Bonaventura da Bagnoregio.   Lorenzo Chiarinelli nasce il 16/03/1935 a Pratoianni, frazione di Concerviano in provincia di Rieti. Dopo aver frequentato il seminario di Assisi viene ordinato sacerdote nel 1957. Conseguita la Licenza in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e la specializzazione presso la Lateranense, ha insegnato Religione, Filosofia, Etica e Antropologia culturale e, presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, Patristica e Letteratura Cristiana per quindici anni. Consacrato Vescovo nel 1983, ha retto la Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo fino al 1993 e, a seguire, quella di Aversa fino al 1997, anno in cui viene nominato Vescovo di Viterbo, carica che ricoprirà fino al 2011. Tra gli incarichi di livello nazionale lo ricordiamo come Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede e la Catechesi; membro della Congregazione per le Cause dei Santi; Vice Assistente della FUCI e del “Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale” (MEIC), in stretta relazione col quale promosse a Viterbo il famoso ‘laboratorio culturale’ che volle denominare ‘Studiolo’, ancora in attività. Dopo breve malattia, il 3 agosto 2020 tornava alla casa del Padre.