Rodrigo Borgia-Papa Alessandro VI: il suo legame con Viterbo e il breve soggiorno alla Rocca Farnese di Capodimonte
Rodrigo Borgia, prima cardinale e poi papa (dal 1492 fino alla morte nel 1503), nasce nel 1431 vicino Valencia.
Dalla relazione con la locandiera Vannozza Cattanei nacquero quattro figli: Cesare, Giovanni, Lucrezia e Goffredo. Una condotta questa che poco si adattava alla moralità ecclesiastica.
Fu assoluto protagonista della vita viterbese: politica, sociale, ed economica. È ricordato come il più dissoluto nella storia della Chiesa.
Scrive di lui il Cardinale Egidio da Viterbo nel ‘500: “Sotto di lui non si vide arridere mai un sol segno di pace, ma sempre e dappertutto tenebre fitte e notti tempestose… imperava soltanto l’oro, la violenza e la Venere libertina”.
Aggiungerà due secoli più tardi l’arcivescovo Giovanni Domenico Mansi: “In lui tutti i vizi furono al massimo grado e le virtù ben poca cosa, se non nulla. La dignità pontificia che sequestrò con tante male arti, non seppe poi conservarla che con pessime”.
Rodrigo Borgia arrivò per la prima volta a Viterbo nel 1455 come “protettore” della città – scrive lo storico Cesare Pinzi – e vi torna sette anni dopo da Cardinale per una processione del Corpus Domini. Come Papa vi entra trionfalmente il 28 ottobre del 1493. I primi di novembre dello stesso anno fu invitato a Capodimonte, dalla famiglia Farnese. Ad attenderlo la splendida Giulia, a cui aveva già rivolto da qualche tempo le sue attenzioni per la straordinaria avvenenza del suo aspetto, il fratello e la madre. Qui ebbe un soggiorno lungo e sollazzevole.
Papa Alessandro VI lascia la vita terrena il 18 agosto 1503, forse avvelenato durante un banchetto per errore o, più verosimilmente, a causa della malaria. Quale sarà la verità? Non è dato saperlo.
L’annuncio della sua morte non suscitò alcun rimpianto nella città di Viterbo. Ciò che risulta innegabile è che Rodrigo Borgia non splendette per nobiltà personale: era ambizioso, ingannevole, manipolatore, qualità poco adatte a colui che si definiva il vicario di Cristo.