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Lo scorso 12 luglio presso la Camera di Commercio di Viterbo si è tenuta l’annuale giornata dell’economia promossa dall’ente camerale alla presenza del presidente Domenico Merlani, del segretario generale Francesco Monzillo e di altre autorità dell’Università della Tuscia, del Comune di Viterbo e della Regione Lazio.

QUALCHE DATO GENERALE

Sono stati forniti a imprese, istituzioni e cittadini numerosi ed interessanti dati (che potete scaricare da questa pagina) come il rapporto tra il pil pro capite italiano (circa 25400 €) e quello della provincia di Viterbo (18890 €).

E’ stata presentata una visione di insieme relativa agli ultimi dieci anni di economia della Tuscia (e per confronto del Lazio) sottolineando il ruolo dei vari settori (nel viterbese sempre più terziario, sempre forte l’agricoltura e sempre debole la manifattura rispetto al dato nazionale) e le tipologie di imprese presenti sul mercato (calano quelle giovanili, aumentano quelle femminili).

IL SETTORE TURISTICO

I dati relativi alle attività collegabili direttamente o indirettamente al turismo sembrano abbastanza buoni. Le aziende del settore sono aumentate del 50%, le attività ricettive e i posti letto aumentano (soprattutto alle attività extralberghiere) ma soprattutto il movimento turistico negli anni 2015\2016 (gli ultimi dati disponibili ad oggi) ha registrato una crescita del 22,5% negli arrivi e del 25,4% nelle presenze.

Un buon risultato che si pone in un contesto favorevole dove in effetti tutto il settore a livello mondiale cresce, in cui l’Europa cresce più di altri e in cui l’Italia cresce più di tutti in Europa.

Certo nella Tuscia il lavoro da fare è ancora molto. L’internazionalizzazione infatti registra qualche movimento ma il mercato italiano è ancora dominante con quasi l’80% di rappresentanza.

QUALCHE DATO INTERESSANTE PER CHI OPERA NEL SETTORE TURISMO

Come noto è importante conoscere il proprio pubblico per offrire servizi adeguati e comunicarli nel modo più corretto possibile. Ecco perché tra i mille dati presentati ho scelto alcuni emersi da una indagine della prof.ssa Tiziana Laureti dell’Università della Tuscia.

I visitatori come scoprono la Tuscia?

I nuovi turisti sono hanno scelto la Tuscia grazie al passaparola (39%), internet (23%), agenzie (10%), social (9%) e riviste (8%).

Come organizzano il loro viaggio?

Lo fanno praticamente tutti usando solo internet e telefono. La competizione sul web diventa sempre più decisiva nel settore.

Come raggiungono il territorio?

Il 72% lo fa in automobile (e mi sento di consigliare anche io questo mezzo), solo il 13% sceglie il treno. Percentuali ancora più ridotte per gli altri mezzi pubblici. Credo che il dato tradisca la preferenza nazionale per l’automobile, ma sicuramente il servizio pubblico nell’area non aiuta a cambiare abitudini.

Perché viene scelta la Tuscia?

Il 40% la sceglie per monumenti storici, religiosi e culturali, un altro 20% per musei e mostre. Quindi ben il 60% è il peso del settore cultura nelle motivazioni di viaggio. D’altronde se non visiti il Palazzo dei Papi non puoi dire di essere stato a Viterbo, e se lo fai non puoi non continuare il viaggio con la Rocca di Montefiascone.

Che grado di soddisfazione hanno i turisti?

Questo è il dato più positivo di tutti. Il 98.62% tornerebbe o consiglierebbe la visita. Addirittura il 47% dei turisti torna effettivamente e risiede nell’area per un periodo più lungo, passando da 1-3 notti della prima volta alle 4-7 notti della seconda sosta.

Tutto bene? Quasi…

In effetti i turisti, secondo questa indagine avrebbero indicato almeno 3 punti su cui lavorare:

  1. Trasporto pubblico locale
  2. Promozione della zona per conoscere tutti gli attrattori
  3. Collegamenti migliori con i territori limitrofi

In conclusione comunque i dati positivi sono molto più di quelli negativi e ci permettono di continuare a lavorare con serenità se non con ottimismo, certi che se imprese ed istituzioni faranno il loro mestiere la Tuscia smetterà di essere solo una promessa del turismo nazionale.

Francesco Aliperti

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