Papa Clemente XI, nato Giovanni Francesco Albani, nacque da una famiglia nobile di origine albanese da parte di padre, mentre sua madre proveniva da un’importante famiglia di marchesi di Pesaro.
Papa Clemente XI teneva molto alle sue origini e questo fu il motivo per il quale si adoperò per la salvaguardia della lingua albanese e della religione cattolica, promuovendo molte iniziative e favorendo la stampa di libri in lingua albanese.
Svolse la sua formazione nel Collegio dei Gesuiti, dove mostrò interesse e predisposizione per le lingue
classiche, tanto da dedicarsi alla traduzione di diversi scritti in latino e greco.
Venne, poi, eletto papa il 23 novembre del 1700 alla sola età di 51 anni: è considerato, proprio per questo, il papa più giovane nella storia della Chiesa cattolica. Fin da subito, si interessò alla rinascita politica e religiosa della sua patria, contribuendo in modo importante all’unificazione della Chiesa e respingendo tutti i tentativi della famiglia di approfittare della sua carica da pontefice con il fine di assicurarsi titoli nobiliari e uffici pubblici.
Ebbe sempre un ruolo molto attivo e, nonostante fosse continuamente impegnato nella visita di chiese ed ospizi, in benedizioni ed udienze, nell’accoglienza di pellegrini e nelle più varie cerimonie, non dimenticò mai il suo passato di cultore delle arti, le quali considerava un grande strumento di propaganda; Papa Clemente XI, infatti, visse in un’epoca divisa tra il voler conservare tutto il gusto per il bello e la ricchezza che caratterizzavano il Barocco e, allo stesso tempo, il voler incoraggiare la curiosità e l’amore verso le novità e l’interesse per discipline come la medicina, la ricerca e l’archeologia. A lui si deve sia l’avvio di una grande biblioteca pubblica a Roma che la costruzione di un Istituto educativo per i giovani.
Papa Clemente XI morì il 19 marzo del 1721 a causa di una grave febbre che gli causò attacchi di tosse
molto violenti; venne sepolto nella basilica di San Pietro a Roma, dove le sue spoglie riposano ancora oggi.