Immaginate di essere un antico cittadino romano che varca questa porta per assistere agli spettacoli che si tenevano all’arena dell’Anfiteatro romano di Sutri… Potevano accedere fino a 7.000 spettatori!
È stato costruito in epoca tardo repubblicana o, al massimo, nel primo periodo imperiale (I sec. a.C – I sec. d.C.), scavando direttamente nel tufo gli ingressi, gli spalti e l’arena!
È unico nel suo genere proprio per questo: è un edificio costruito senza l’ausilio di murature di sostegno o supporto. Pensate che ha alcune analogie solo con altri due casi al mondo, uno a Cagliari e uno a Leptis Magna nel Nord Africa. I Romani hanno ripreso le modalità costruttive dei teatri greci e le hanno applicate alla pianta di un anfiteatro.
I due grandi archi, che ancora oggi si possono utilizzare ai due lati dell’anfiteatro, i Romani li chiamavano VOMITORIA, accessibili dal sottopassaggio ad anello che gira tutto sotto gli spalti.
Gli spettatori, una volta entrati, prendevano posto sui tre ordini di gradinate, ma la postazione dipendeva dal ceto sociale al quale si apparteneva. L’IMA CAVEA era riservata ai ceti di rango senatorio che potevano assistere agli spettacoli in primissima fila, la MEDIA CAVEA era per le personalità del ceto medio e, infine, la SUMMA CAVEA era destinata a tutta la plebe.
Oggi ovviamente non si tengono più spettacoli gladiatori ma la sua funzione non è andata completamente perduta. Infatti, soprattutto ora che è arrivata l’estate, sono in programma eventi teatrali e musicali.
L’anfiteatro è visitabile, come anche l’area archeologica in cui si trova, tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00.
I ticket per la visita completa al Parco Archeologico dell’Antichissima Città di Sutri si possono acquistare cliccando qui.