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Giulia Farnese detta “La Bella”


Giulia Farnese (1474-1524) è la dama romana figlia di Pier Luigi Farnese e sposa, nel 1489, del nobile Orsino Orsini di Roma. Fu amante di Papa Alessandro VI Borgia e ritenuta una delle donne più belle d’Italia.

La sua bellezza passa alla storia come un mito in quanto il suo ritratto, leggendario e sconosciuto, non è stato tramandato. Alcuni studiosi imputano la mancanza della ritrattistica legata a Giulia Farnese al fratello Alessandro che, nel 1534, a dieci anni dalla morte di Giulia, ascende al soglio pontificio col nome di Paolo III.

Secondo le ricostruzioni la dignità della famiglia Farnese non poteva essere oscurata e infangata dal ricordo di Giulia, legata in modo morboso al vecchio Papa che la volle come amante. Si crede quindi che Alessandro Farnese abbia decretato una sorta di damnatio memoriae ai danni della sorella, facendo si che ogni ritratto di lei scomparisse per sempre.

Papa Farnese non poté far nulla contro la pittura che indirettamente ritraeva Giulia; ovvero contro quei pittori che ne avevano conservato la bellezza nella memoria e ne avevano fatto modello per i loro dipinti. Così la figura della dama, disonore di casa Farnese, assunse nel tempo le sembianze di Madonne, Sante e Vergini.

Nella Sala dei Santi dell’appartamento Borgia il Pinturicchio, nel 1492, ha ritratto Giulia nelle vesti della Madonna, mentre dona il bambinello offerente al Papa Alessandro VI Borgia. Un tema ricorrente che riguarda i ritratti indiretti di Giulia Farnese è il “Ritratto di dama con liocorno”. Opera realizzata nel 1505 da Raffaello. Il ritratto, sembra possa essere riferibile a Giulia Farnese.

Ritratto di Giulia Farnese nelle vesti della Madonna che dona il Bambino offerente al Papa

Il liocorno non è una scelta casuale. Questo particolare animale, infatti, appare già nei bestiari medievali come simbolo di purezza e castità. Probabilmente il rimando alla castità, che palesemente non apparteneva a Giulia nella realtà, è stato voluto per riscattare la figura di questa donna ancora in vita, ma senza più la protezione del suo potente amante, morto nel 1503.

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