In occasione della seconda edizione di Anagni magica e misteriosa, che si terrà giovedì 9 e venerdì 10 agosto, abbiamo intervistato gli organizzatori Velia Viti e Marco Sartucci per conoscere (e farvi conoscere!) meglio la manifestazione.
“Anagni magica e misteriosa” è arrivata alla seconda edizione. Rispetto alla prima quali novità ci saranno?
(risposta di Velia Viti)
Con il rinnovato appoggio della nuova Amministrazione Comunale e della Pro Loco, abbiamo ripreso il format che abbiamo varato con successo lo scorso anno, mantenendo i suoi tre punti di forza, e cioè le conferenze, le visite guidate teatralizzate e i concerti, e vi abbiamo inserito un’offerta culturale assolutamente nuova.
Una novità è il tour di “Anagni Svelata”: nuovo sia l’itinerario (che quest’anno dal Portico Comunale sale su via Dante, soffermandosi sull’urbanistica della città romana, prosegue dentro la domus petronia e si conclude a Palazzo Bonifacio VIII) sia i personaggi storici che si incontrano lungo il percorso e raccontano in prima persona il loro legame con la città di Anagni, e che quest’anno sono Ferdinand Gregorovius e la compagna del celebre capitano di ventura Guarnieri Von Urslingen, perfomance di cui ho personalmente curato testi. Invece, come lo scorso anno, le guide abilitate che condurranno i visitatori sono quelle di Lega Ernica, una collaborazione felice che abbiamo da diversi anni e in differenti occasioni.
Oltre alle conferenze, la presentazione di un libro, “Un martire inglese alla Curia di Roma. L’oratorio di San Thomas Becket di Canterbury nella cattedrale di Anagni” di Claudia Quattrocchi, edito da Campisano Editore: uno studio di 10 anni sugli affreschi dell’oratorio, che riscrive la tesi della diffusione del culto del santo inglese facendola partire proprio da Anagni e valorizza uno dei luoghi più importanti del patrimonio culturale ciociaro.
Rispetto allo scorso anno la vera novità è una ricercata esposizione che abbiamo battezzato “Natura e Magia”: come si capisce già dal titolo sarà incentrata sul rapporto fra l’Uomo e la Natura attraverso la Magia, con l’esposizione e la vendita sia di prodotti di alcune aziende del territorio che, oltre a praticare agricoltura biologica e biodinamica, svolgono anche attività di sostegno sociale (l’azienda agricola sociale Primavera, l’azienda apistica Beeos e le piante officinali di Natura Solis), sia dell’oggettistica di Pietre&Magia e Magis Mundi.
Sempre a questo argomento sono dedicati due interventi della psicologa e naturopata Emanuela Martini sulle proprietà reali e mitiche delle piante officinali, che apriranno entrambe le conferenze.
Come è nata la voglia di indagare un lato così particolare di Anagni e della sua storia?
(risposta di Marco Sartucci)
Perché esiste una sola storia anagnina di cui spesso si parla, quasi a senso unico, quando invece Anagni ha una radice composita: non solo sede papale o trionfo artistico medioevale, ma anche capitale Ernica, o città sacra a Saturno, che si può e si deve raccontare attingendo ai documenti ma anche al mito.
Perché la quantità di simboli disseminati ovunque in questo Paese, per quanto spesso di difficile interpretazione, segna una traccia nella nostra memoria da non sottovalutare né da evitare per la natura ambigua della simbologia stessa.
Perché è un paese che da sempre è sede di culti e ritualità, tale da sorprendere anche personaggi come Marco Aurelio. Nella prime volte della nostra cripta, per esempio, compaiono tra il micro e il macro cosmo: segni zodiacali, il diagramma tratto dalla teoria degli elementi dal Timeo di Platone, Ippocrate e Galeno che oggi vediamo come Medici, ma ai tempi erano guaritori che usavano come tutti una grande quantità di tecniche terapeutiche: talvolta con approcci empirici, talvolta olistici, talvolta magici.
Perché molti pensano che non ci sia più nulla da dire…mentre noi siamo convinti che ogni vicolo sia pieno di fascino, di mistero e che, praticando vie meno battute, si possa raccontare Anagni oltre che ai turisti, anche agli anagnini.
Chi c’è dietro l’organizzazione?
(risposta di Velia Viti)
Dietro questo ricchissimo programma, la sua ideazione, la sua organizzazione, la promozione, ci sono solo due persone, quelle a cui state facendo questa intervista, me e Marco. Ma la nostra forza è prima di tutto la collaborazione, già dallo scorso anno, con tante belle e propositive realtà del territorio, oltre a quelle già citate, Palazzo Bonifacio VIII in primis, poi la Cattedrale, la DSA-università dell’astronomia nella persona di Achille Anielli, l’enoteca Fermento di Enrico Missori e con l’orafo Maurizio Imperia che anche quest’anno esporrà le sue creazioni. Abbiamo la stima e la partecipazione di ricercatori e intellettuali quali la già nominata Claudia Quattrocchi e Guglielmo Viti, mio padre, che poi è stato il primo vero ideatore di questo progetto e che curerà la conferenza del 10 agosto intitolata “Prodigiosa Anagni: miracoli ed eventi straordinari dagli Ernici ad oggi” che mette in luce proprio la natura magica di questa città sacra da sempre. E abbiamo la fiducia e il sostegno di Riccardo Caruso (gruppo Empire) che è sponsor unico dell’evento.
Per completare questa breve intervista, ci potete illustrare nel dettaglio questa due giorni? Cosa troveremo nel programma?
(risposta di Marco Sartucci)
Nel programma troverete una prospettiva: una prospettiva nuova sulla storia di San Thomas Becket; una inedita guardando il paese con gli occhi di Ferdinand Gregorovius o con quelli di Guarnieri Von Urslingen; una prospettiva antica riscoprendo con il mercatino “natura e magia” le capacità guaritrici e rigeneratrici della natura e una prospettiva più alta guardando le stelle e ascoltando con nuova predisposizione musiche antiche e storie di miracoli e prodigi.
Speriamo di farvi ritrovare, anche per poche ore, attraverso il romanticismo del quartetto d’archi Spring Quartet, il trasporto della musica antica di un liuto e di un flauto, e il cielo stellato di San Lorenzo osservato attraverso il telescopio, un amore rinnovato una nuova Anagni.