La maledizione di Tutankhamon

Una delle storie più famose per quanto riguarda l’Egitto, è la famosa maledizione di Tutankhamon. Una serie di morti misteriose e fatti non spiegabili che sconvolsero la vita di chi era entrato in contatto con la tomba del faraone bambino. Cosa c’è di vero in tutto questo? Ecco una analisi dei fatti.

La stampa e la scoperta

Questa storia nacque come una grande trovata pubblicitaria. Il 9 gennaio 1923, per 5000 sterline e il 75% dei proventi sulle vendite mondiali degli articoli, Carter e Carnarvon avevano ceduto i diritti esclusivi sulla divulgazione della loro scoperta al Times di Londra, tagliando fuori tutti gli altri mezzi di informazione. Questo portò ad una situazione paradossale in cui i giornali erano costretti a riportare notizie solo di seconda mano; e lo stesso governo egiziano poteva seguire l’evoluzione dei lavori solo attraverso quotidiani stranieri. Iniziò una enorme campagna denigratoria nei confronti della scoperta.
La leggenda della maledizione nacque con la morte del canarino che Howard Carter aveva portato con sé in dall’Inghilterra; l’uccellino venne sbranato da un cobra (animale comunissimo in Egitto!), simbolo di protezione per i faraoni, il giorno dell’apertura della tomba. Rivestire questo episodio di un significato simbolico e nefasto fu la cosa più semplice del mondo per Arthur Weigall; egittologo e giornalista britannico corrispondente da Luxor del Daily Mail, in aperto contrasto con la decisione di Carter e Carnarvon di monopolizzare la storia a favore del Times.

Questo fatto banale, probabilmente mai accaduto, riportato però da uno studioso sul campo, diede credibilità alle tesi di eventi sovrannaturali.

Sherlock Holmes e Lord Carnarvon

Il 5 aprile 1923, a causa di setticemia e polmonite provocate da complicazioni a seguito di una puntura di zanzara sulla guancia sinistra, morì Lord Carnarvon, che versava già da anni in precarie condizioni di salute. I giornali non aspettavano altro: titoli sensazionalistici esplosero ovunque. Anche Arthur Conan Doyle, scrittore di storie fantastiche ed inventore di Sherlock Holmes, accanito sostenitore dello spiritismo, in una intervista al Times, riferì che la scomparsa del Conte era da attribuirsi ad una maledizione o a qualche spirito protettivo invocato dagli antichi sacerdoti egizi.

Fatti sempre più incredibili comparvero tra le colonne dei quotidiani: improvvisi blackout al Cairo (cosa frequentissima per l’epoca); una macchia scura comparsa sulla guancia della mummia di Tutankhamon nello stesso punto in cui era stato punto Carnarvon (non esiste nessuna macchia); il cane del conte che muore in Inghilterra nello stesso momento del suo padrone (esistono incongruenze enormi nelle varie versioni riportate dai parenti). I giornali arrivarono ad un inventare di un’iscrizione, ignorata da Carter, su una delle porte sigillate del sepolcro : “La morte verrà su agili ali per colui che profanerà la tomba del Faraone”. Nessun testo del genere è mai stato presente nella tomba, basta osservare le foto del ritrovamento fatte da Harry Burton.

Il rafforzamento della leggenda
Carter apre il primo sarcofago

L’attenzione del pubblico si concentrò soprattutto sulle morti improvvise e misteriose: dal 1923 al 1935 più di venti decessi legati alla maledizione comparvero negli articoli di giornale; tra questi anche persone mai entrate in contatto con la tomba, ad esempio la moglie del conte di Carnarvon. Interpretazioni sovrannaturali e fantasiose di trapassi del tutto normali, invenzioni di personaggi mai esistiti e addirittura decessi di persone vive all’epoca dei fatti. (Tra queste il chimico Lucas e l’anatomista Derry che avevano partecipato all’autopsia sulla mummia di Tutankhamon). Howard Carter morì nel 1939 a 65 anni; Lady Evelin Herbert, figlia di Lord Carnarvon, una delle prime persone ad entrare nella tomba, morì nel 1980; il capo della sicurezza Richard Adamson nel 1982. Tutti molto lontani dalla data della scoperta.

La soluzione del mistero della maledizione di Tutankhamon

Nel 2002 sul British Medical Journal il ricercatore australiano Mark Nelson pubblicò un articolo per dimostrare scientificamente l’inesattezza della maledizione; prendendo in esame i 44 europei presenti ufficialmente in Egitto all’epoca della scoperta, li divise in due gruppi: 25 “esposti ” alla maledizione perché presenti fisicamente al momento della scoperta o all’apertura del sarcofago o all’autopsia della mummia; e 19 semplici accompagnatori mai entrati in contatto con la tomba. L’età media della morte supera i 70 anni e il tempo medio dall’ “esposizione” al decesso è di più di 20 anni.
Eventi inventati ad arte, clamorose supposizioni sovrannaturali, semplici coincidenze hanno creato una delle leggende più dure a morire che riguardano il mondo dell’archeologia dell’antico Egitto.

Gianluca Golino

Per saperne di più

Dal 1 luglio al 28 ottobre è possibile visitare la mostra dedicata proprio a Tutankhamon ed al suo tesoro allestita nelle scuderie del Palazzo dei Papi di Viterbo. E’ possibile anche godere di visite guidate ad hoc nel fine settimana o, per gruppi su prenotazione.

Qualche dato sulla mostra

Intero € 7,00
Ridotto € 5,00
Gratis per i bambini fino a 5 anni
Ridotto per i bambini fino a 12 anni
Tariffa agevolata per gruppi di minimo 20 persone (5 euro e ingresso gratuito per l’accompagnatore)
Per le gite scolastiche (a partire dalle scuole dell’infanzia) è previsto un biglietto agevolato di € 4 con una gratuità per l’insegnante ogni 15 alunni paganti

VISITE GUIDATE
Infrasettimanale
Servizio gruppi – visite per gruppi organizzati (min. 15 pax). L’orario di visita dovrà essere comunicato dal cliente restando comunque all’interno degli orari della mostra (ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura). Per richieste extra orario va richiesto apposito preventivo.

Sabato e Domenica
Visite guidate con partenza alle ore 12:00 e alle ore 16:00
Servizio reso anche per individuali e senza numero minimo.
Visite per gruppi organizzati (min. 15 pax). L’orario di visita dovrà essere comunicato dal
cliente restando comunque all’interno degli orari della mostra (ultimo ingresso 45 minuti prima della
chiusura). Per richieste extra orario va richiesto un apposito preventivo.

COSTI
5€ oltre il ticket di ingresso per persona. I bambini fino a 5 anni, all’interno dei nuclei familiari, non pagano.

PRENOTAZIONE
Tutte le prenotazioni vanno inoltrate 24 ore prima info@museocolledelduomo.com indicando:
– Numero di partecipanti (es. 45 persone)
– Pagamento complessivo previsto una volta detratte le gratuità
– Giorno e ora di arrivo (es. lunedì 16 luglio ore 16.30)

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