La nuova silloge di Lorena Paris, Il mio Cuore è Blu, ci immette in un percorso singolare, fatto di momenti di contemplazione e di riflessione, immergendoci con naturalezza in una condizione di perenne incanto e di godimento della solitudine interiore. Ne consegue un ritrovarsi in una sorta di rapimento, quello del canto poetico che riempie la pagina e l’anima di un sentimento soffuso e intenso.

Una parola “poetica” che sfugge a ogni tentativo di definizione: qui è un’intuizione, là un respiro, un brivido, talvolta è un segno, una rara chiave d’accesso per andare di là della banale realtà quotidiana.

(Estratto della Prefazione di Fiorella Franchini)

Riconoscere la Poesia: è la “sfida” con la quale si apre la nuova raccolta di Lorena Paris, in poche parole che squarciano il velo dell’imperante sonnolenza collettiva e provocano, sollecitano, incalzano il lettore.

Preservare la memoria è compito arduo, a tratti disperato, sempre difficile. Il mio Cuore è Blu ci offre questa possibilità, se siamo disposti a percorrere fino in fondo il percorso tracciato dall’autrice. E se non mancano lo sconforto né la stanchezza, non è l’ombra della sera oscura a guidare i suoi passi, ma la certezza che la Parola sa illuminarci, se la cerchiamo ad oltranza.

Lorena Paris è donna coraggiosa e artista altrettanto temeraria; per questo, è essenziale soffermarsi a lungo su ogni singolo verso, perché ogni verso ha tantissimo da dire e non bastano letture frettolose per accorgersene.

(Estratto della Prefazione di Francesco Sicilia)