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La mostra “Notte e ombra” a Viterbo

Il Museo Colle del Duomo di Viterbo, in Piazza San Lorenzo, ospiterà la nuova mostra “Notte e ombra” dal 17 settembre al 1 ottobre 2022.

L’accesso alla mostra è incluso nel biglietto di ingresso del Polo Monumentale Colle del Duomo. Con questo biglietto avrai anche la possibilità di visitare il Palazzo dei Papi e la Cattedrale di San Lorenzo. Scegli una data di visita e acquistalo online sul nostro canale di vendita. L’ingresso è gratuito per i residenti nel Comune di Viterbo e per i bambini sotto ai 12 anni.

 

Per un’esperienza più vasta vi proponiamo l’acquisto del Viterbo Pass: con un solo biglietto potrete visitare i principali musei di Viterbo con un risparmio di oltre il 30% sul costo dei singoli biglietti. Il Viterbo Pass dura 6 mesi.

Per maggiori informazioni visita www.viterbopass.it

 

La mostra “Notte e ombra”

Il progetto “Notte e Ombra” è la risposta visiva che l’artista dà al suo intimo bisogno di avere uno sguardo più attento sulla realtà che ci circonda. Una serie pittorica intima e poetica che ben si lega, nell’elegante purezza di questi dipinti, con le opere stabili del museo.

 

Inaugurazione di “Notte e ombra” al Museo Colle del Duomo

La data dell’inaugurazione della nuova mostra è stabilita a sabato 17 settembre alle ore 18:00.

 

La partecipazione all’incontro è libera ma si consiglia la prenotazione scritta ai seguenti contatti:
comunicazione@archeoares.it
389 0672 580 (whatsapp o telegram)

 

Il curatore Franco Profili presenta la mostra

Il progetto Notte e Ombra è la risposta visiva che l’artista Binci dà al suo intimo bisogno di avere uno sguardo più attento sulla realtà che ci circonda. In attesa che l’essere pensante torni in sé la Binci inizia a dire la sua, lavorando per mesi protetta dalla sua casa studio a un ciclo di opere di piccolo formato che riprende i temi affrontati con il progetto Cosmos (dedicato a dare voce alla grandiosità degli astri e degli effetti atmosferici visti dalla piccola terra) e prosegue nella sua personale visione del difficile e sempre più complicato rapporto tra l’essere umano e l’universo. Se oggi nei viaggi degli umani alla ricerca di altri mondi vissuti si volessero mandare forme e segnali all’universo per raccontare il meglio della civiltà terrena è questa della Binci la lingua che gli altri capirebbero.

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