S. Rosa da Viterbo

Olio su tela
XVIII secolo
Ignoto
cm. 136 x 100

 

Nel quadro è rappresentato uno dei miracoli della Santa, ovvero la conversione dell’eretica di Vitorchiano. L’episodio avvenne durante il breve esilio di Rosa dovuto alle condizioni politiche dell’epoca. Rosa è raffigurata mentre calpesta sul fuoco i libri ereticali, mentre alla sua destra un angelo mostra le Sacre Scritture. Il giglio, tenuto dall’angelo, è un simbolo di purezza riferibile alla Santa.

Questo è solo uno dei tanti miracoli attributi in vita, in morte e post mortem alla santa più venerata nella città di Viterbo. Anche papa Alessandro IV affermò di averla vista in sogno e ne dispose il trasferimento del corpo dal luogo della prima sepoltura all’attuale chiesa di S.Rosa.

Questa traslazione costituisce l’inizio morale dell’incredibile trasporto della Macchina di Santa Rosa che si ripete ogni anno il 3 settembre e che è stato recentemente riconosciuto patrimonio immateriale dell’UNESCO.

Per maggiori informazioni su S.Rosa e la Macchina consigliamo la visita del Museo del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa in via S. Pellegrino 60/62 (quartiere medievale).

BIBLIOGRAFIA

– F.ALIPERTI, B.BLANCO, G.SERONE, Santa Rosa. Storia, culto, tradizione, Edizioni Archeoares

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