Originaria dell’Umbria, la famiglia Cesi è divenuta famosa per aver dato i natali a Federico, naturalista e scienziato fondatore della celebre Accademia dei Lincei.
Il testo, con dovizia di particolari, racconta le vicende del feudo di Acquasparta, attraverso la biografia puntuale dei vari nobili personaggi, a partire dal capostipite Angelo di Pietro, per proseguire con Giangiacomo, fratello dei cardinali Paolo Emilio e Federico, illustri mecenati, ma ancora con Massimiliano Ottavio, vescovo di Narni, e Bartolomeo, zio cardinale ed educatore del Linceo, la cui carriera ecclesiastica venne agevolata da ben quattro pontefici.
Particolare attenzione viene rivolta alle figure femminili, quasi sempre dimenticate dalla storia ufficiale, qui analizzate nella loro precisa posizione culturale.
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Originaria dell’Umbria, la famiglia Cesi è divenuta famosa grazie a Federico, naturalista e scienziato fondatore della celebre Accademia dei Lincei.
Il testo racconta le vicende del feudo di Acquasparta, oggi in provincia di Terni, attraverso la biografia puntuale dei vari nobili personaggi. Il capostipite fu Angelo di Pietro, ma rilevanti furono anche Giangiacomo; i cardinali Paolo Emilio e Federico, illustri mecenati; Massimiliano Ottavio, vescovo di Narni e Bartolomeo, cardinale ed educatore del Linceo, la cui carriera ecclesiastica venne agevolata da ben quattro pontefici.
Particolare attenzione viene rivolta alle figure femminili, quasi sempre dimenticate dalla storia ufficiale. Vengono analizzate le figure nella loro precisa posizione culturale. Nel dettaglio è descritta Suor Firmina Cesi, che finì la sua vita in odore di santità; Suor Claudia, la nipote a cui la zia priora volle affidare la direzione del monastero di Narni; Isabella Liviani, la prima Signora del feudo che abitò ed abbellì il palazzo di Acquasparta; ed infine Suor Porzia, figura dimessa e quasi dimenticata, a differenza della sorella Suor Caterina, donna energica e risoluta che seppe far valere le sue priorità ed i suoi interessi non solo di fronte alla famiglia, quanto anche nei confronti di ben due pontefici.
Fra tutte, due fanciulle hanno lasciato una traccia indelebile: Artemisia Colonna ed Isabella Salviati. Entrambe mogli di Federico il Linceo, vengono raccontate nella loro quotidianità. La prima ricordata poco più che adolescente nel suo splendido matrimonio da favola e nella breve vita di sposa; la seconda, giovane madre e compagna fedele che condivise con il Linceo le gioie ed i dolori di una famiglia destinata dalla triste sorte ad una fine prematura.
Questi ed altri protagonisti sono descritti con un linguaggio semplice e scorrevole, tale da avvincere il lettore nella curiosità di conoscere.
Della stessa autrice per Edizioni Archeoares: La Famiglia Farnese e I nobili d’Aquino.© 2023 Archeoares snc • Servizi per i beni culturali e l’editoria • P.iva 01318460555