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Tuscia Wellness&Culture

Internazionalizzazione del territorio attraverso l’attività delle imprese con il sostegno di Lazio Innova.

E’ in corso dal novembre 2018 un esperimento di internazionalizzazione delle imprese e della Tuscia promosso da Salus Terme ed Archeoares.

Le due società stanno provando a realizzare, a seguito della vittoria dell’avviso pubblico “Contributi per il sostegno dei processi di internazionalizzazione delle PMI del Lazio 2018”. Il progetto ha la finalità di aumentare i flussi turistici dall’estero integrando sempre più l’offerta termale e spa con quella culturale.

L’avviso pubblico è finanziato con fondi POR FESR Lazio 2014-2020. Azione 3.4.1 – “Progetti di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale”.

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Un altro passo sul percorso dell’internazionalizzazione

L’assegnazione del contributo ha permesso alle due società viterbesi di continuare il processo di internazionalizzazione già avviato sia in forma aggregata, con la rete ELT e la rete Viterbo Capitale Medievale, che singolarmente.

Ormai da oltre cinque anni le due società sono in prima fila nell’obiettivo di internazionalizzare sempre più la Tuscia e la città di Viterbo. Il primo passo è stato ovviamente l’adeguamento dei servizi offerti nell’hotel e nei monumenti gestiti (vedi il Palazzo dei Papi di Viterbo, la Rocca dei Papi di Montefiascone, il Palazzo Doebbing a Sutri etc.).

L’esperienza maturata in occasione di altri progetti (vedi “Tuscia Beyond Borders”) e le ripetute partecipazioni a fiere hanno permesso di studiare una serie di azioni da proporre in occasione dell’avviso pubblico che hanno permesso di ottenere il finanziamento.

Grazie a questo supporto le due società hanno invitato nuovi operatori nella Tuscia, stabilito nuovi partenariati internazionali, partecipato a fiere internazionali (in Italia la BIT di Milano e la TTG di Rimini) e adeguato l’offerta anche ad altri mercati prima non raggiunti.

In questo momento siamo ancora nella fase del lavoro la speranza, per le imprese ed il territorio, è che i primi risultati possano cominciare a vedersi in tempi brevi. Nel frattempo però è disponibile già un prodotto che combina wellness e cultura dal nome “Beata cultura“.

 

 

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