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Il 21 giugno, come ogni anno dal 1985, l’Europa festeggia la musica.

La festa nasce in Francia nel 1982, grazie ad un’iniziativa del Ministero della Cultura dell’epoca, guidato da Jack Lang; in meno di vent’anni diventa un avvenimento mondiale e uno dei simboli dell’unione culturale tra i popoli. Ancora oggi vive e si rafforza lo spirito di quella prima festa: permettere alla musica di invadere tutte le strade della città, dalla periferia al centro, per salutare il solstizio d’estate. L’iniziativa è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), assieme alla SIAE ed all’AIPFM (Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica), con la partecipazione di Carrefour e numerosi aeroporti italiani. Dal 1995 Barcellona, Berlino, Bruxelles, Budapest, Parigi, Praga, Napoli, Senigallia e Roma sono le città fondatrici dell’Associazione Europea Festa della Musica. Dal 2002, grazie al lavoro svolto dall’AIPFM, l’evento ha coinvolto tutto il territorio nazionale. Tantissimi concerti di musica dal vivo si tengono ogni anno, il 21 giugno, in diverse città, principalmente all’aria aperta, con la partecipazione di musicisti di ogni livello e genere. Dilettante o professionista, ognuno si può esprimere liberamente: la festa della musica appartiene, prima di tutto, a coloro che la fanno.

Quest’anno 9000 musicisti in più di 600 città italiane riempiranno strade, cortili, piazze, giardini, stazioni, musei, treni, ospedali, voli di linea.

La musica sarà protagonista perfino in diversi istituti di pena italiani (circa 25) e in molti supermercati, che diventeranno un palcoscenico inusuale per giovani artisti e band emergenti. Migliaia gli eventi previsti, a cui si potrà accedere gratuitamente, per un appuntamento che vuole rappresentare un Inno alla gioia (questo il titolo dell’edizione 2018) in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Saranno i giovani ad aprire la manifestazione, con il concerto diretto da Ezio Bosso (testimonial della festa) e l’Orchestra Giovanile Italiana al teatro romano di Fiesole. Tanti artisti e tanta musica diversa ma tutti, alle 21, si fermeranno per suonare a modo loro l’ Inno alla Gioia. Non è un caso che sia stato scelto l’ultimo capolavoro di Beethoven come filo conduttore di questa manifestazione. Il compositore tedesco con la Nona Sinfonia mette in musica l’ode composta dal poeta Friedrich Schiller, realizzando il suo testamento spirituale, rivolto ad un mondo che deve ritrovare la sua anima. E’ un messaggio all’umanità, un invito alla fratellanza universale. E la musica è un potente catalizzatore, un elemento connettivo e aggregante; porta con sé il segreto della sua libertà, perché insegna ad ascoltare e condividere.

“La musica ci insegna ad ascoltarci l’un l’altro e festeggiarla vuol dire festeggiare anche il capirsi senza pregiudizi. La musica è un valore; Abbado diceva che ci salva la vita e, di fatto, è così. E’ quel collante che migliora la nostra esistenza, è quel fondamento su cui la società migliora. Siamo l’unica nazione ad avere un articolo 9 della Costituzione che mette insieme il paesaggio e il suo patrimonio culturale”.

Toccanti le parole di Ezio Bosso che si dice onorato di essere il testimone di questa iniziativa. Ma assai rilevante è il suo richiamo a quell’art. 9, che trova poche analogie nelle Costituzioni di tutto il mondo ed è per questo il più originale. L’identità nazionale di ciascuno di noi si basa sulla consapevolezza di essere custodi di un patrimonio culturale che non ha eguali nel mondo. E’ cosa buona e giusta che a volte qualcuno ce lo rammenti. Ed è ancor più degno di attenzione se il monito proviene da un musicista che è espressione di quella parte di cultura che fa vivere l’Italia che è in ciascuno di noi. Il nostro Belpaese è il luogo ideale per raccogliere e trasformare l’invito alla festa della musica che sbarca anche e soprattutto nelle periferie. Grazie ai 14 Punti Luce di Save the Children, verranno ospitati concerti, performance ed eventi in quartieri come lo Zen 2 a Palermo; Tor Bella Monaca e Ponte di Nona a Roma; Sestri Ponente a Genova, rione Sanità a Napoli e tanti altri. Una festa di tutti e per tutti che sia uno stimolo all’integrazione e alla crescita umana.

Appuntamento quindi il 21 giugno. Ecco il calendario degli eventi per il Lazio.

 

Sara Catanese

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