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Ci sono situazioni in cui non ci è possibile visitare fisicamente un luogo che tanto desidereremmo vedere. L’isolamento da Coronavirus che stiamo vivendo è un caso di questi. Il tour virtuale può sopperire parzialmente.

Lo stare a casa riserva però molte occasioni di relax e scoperta: grazie ai tour virtuali possiamo viaggiare per l’Italia e immergerci letteralmente nelle sue bellezze architettoniche e museali. Come dei novelli Goethe, possiamo compiere un grand tour italiano, ma virtuale, e sentirci un po’ nelle vesti dei giovani gentiluomini europei che nel XVII e XVIII secolo attraversavano la penisola per istruirsi visitando le città d’arte.

Le risorsi digitali: il tour virtuale

Una sequenza di video o immagini fisse oppure immagini panoramiche o 3D compongono il tour virtuale, una risorsa digitale che, al giorno d’oggi, numerosi musei offrono sui propri siti web.

Qui proponiamo una raccolta di 10 tra musei e monumenti italiani visitabili rimanendo comodamente seduti in poltrona. Si tratta una selezione ben lungi dal soddisfare la ricchezza artistica del nostro territorio, ma che vuole dare un’idea della varietà del patrimonio culturale. Dalle ricche città del Nord alla sconfinata bellezza del Mezzogiorno, passando per Firenze e la Città Eterna.

Iniziamo dal nord Italia

Il viaggio inizia all’ombra delle grandi piramidi con il Museo Egizio di Torino.

Nella mostra Archeologia Invisibile, prorogata fino al 7 giugno 2020 e visitabile anche online, le più innovative tecnologie vengono in aiuto all’archeologia per recuperare aspetti invisibili e usi perduti degli oggetti ritrovati negli scavi. La versione digitale della visita si presenta molto agevole nell’esplorazione, con didascalie a tendina in cui è l’oggetto stesso a descriversi, creando subito un facile dialogo con i visitatori.
Ci spostiamo in Lombardia, nella Pinacoteca di Brera a Milano. Tutta l’arte italiana sembra qui riunita e riusciamo a coglierne l’evoluzione passando attraverso le diverse scuole pittoriche, dalla lombarda alla veneta, dalla toscana alla fiamminga. Durante il tour virtuale, entrando di sala in sala, gli occhi si riempiono della vivacità dei colori e se vogliamo concentraci sui minimi dettagli basta utlizzare lo zoom o, in alternativa, andare alla sezione collezione online.
Dall’entroterra milanese a Venezia. Superando gli archi ogivali entriamo nel Palazzo Ducale. La Sala del Maggior Consiglio appare enorme anche vista sullo schermo. D’altra parte doveva accogliere tutti i mebri del Consiglio i quali potevano arrivare anche alle 2000 persone. Il salone è decorato dalle pitture di Veronese, Tintoretto, Palma il Vecchio e Bassano, solo per citare gli autori più noti. Una serie di immagini sottostanti la visione panoramica permettono di andare dritti al focus del quadro che ci interessa, facilitando la ricerca.

Continuiamo nel centro Italia

Le Gallerie degli Uffizi di Firenze offrono una serie di mostre virtuali consultabili sul sito ufficiale. Non solo la possibilità di osservare le opere grazie a foto ad altissima risoluzione, ma anche percorsi multimediali che raccontano il museo con gli occhi dei visitatori e degli operatori museali. I contenuti audio in particolare permettono di vivere l’opera da dentro.
Lasciata la Toscana, raggiungiamo la Città Eterna. Le stanze vaticane e la Cappella Sistina sono tappe obbligatorie. Le avete già visitate? Vale la pena tornarci virtualmente per comprendere la grandezza di Michelangelo: “Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un’idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere”, diceva Goethe.

Potrete inoltre soffermarvi sugli affreschi per tutto il tempo che vorrete. Con la realtà virtuale scompare la fretta che troppo spesso caratterizza le visite, soprattutto quelle dei gruppi, orientati al “più è meglio” che causa, in troppi casi, un’overdose museale culturalmente poco salutare né educativa.
Con i tour virtuali dei Musei in Comune di Roma – ben cinque – passiamo dall’archeologia dell’Ara Pacis e dei Mercati di Traiano alle dimore storiche del Museo di Villa Torlonia e del Museo Napoleonico, fino alle collezioni dei Musei Capitolini. Le mappe e l’opzione “scegli la visita” garantiscono pieno controllo, mentre grazie all’auto tour non serve neppur muovere i comandi.
E se volessimo qualcosa di ancor più immersivo? Quirinale 3D VR fa al caso nostro. É la ricostruzione 3D del piano nobile del Palazzo del Quirinale. Il visitatore è libero di muoversi negli otto ambienti ricostruiti e di interagire con le opere d’arte presenti.

Infine sud e isole

Completiamo il nostro viaggio in Italia proseguendo verso Sud. Il Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli consente di scoprire le diverse collezioni, da quelle più antiche alla sezione contemporanea, e attraverso Google Art & Culture di percorrere il bosco reale nei suoi vari sentieri.
Un esempio di visita virtuale applicata a monumenti religiosi lo troviamo invece a Lecce, nella Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta. Sono 17 i punti di osservazione che possiamo scegliere e alcuni riguardano la cripta recentemente restaurata.
Anche il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento è visitabile da smartphone, tablet o computer. Ancora una volta tramite Google Art & Culture possiamo scegliere tra quattro percorsi di visita, dal Tempio della Concordia alla Necropoli Paleocristiana, e c’è anche la visione notturna. I percorsi tematici sono arricchiti di video e descrizioni anche in inglese.

Può bastare? Ovviamente no!

Ma può il tour virtuale sostituire del tutto la visita sul posto? Se ciò fosse vero, non riusciremmo a spiegarci i milioni di turisti che ogni anno visitano il nostro Paese.

Credo che reale e virtuale possano combinarsi per favorire una conoscenza davvero profonda del bene culturale. Le ricostruzioni 3D sono perfette, asettiche, ideali nell’insieme dei dati e dei pixel. L’esperienza racchiude emozioni e sensazioni difficili da tradurre: calpestare il pavimento su cui camminarono nobili personaggi storici, respirare i profumi, ammirare le vedute che ispirarono artisti e poeti.

La coda, l’attesa per entrare, i chilometri percorsi, tutto allora è ripagato. Dunque, esploriamo virtualmente ed ogni volta che ci è possibile visitiamo poi di persona i luoghi culturali, per viverli con l’intelletto e tutti e cinque i nostri sensi.

 

Francesca Menna

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