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Claudia De Angelis

Madre Claudia De Angelis, nata ad Anagni il 5 aprile del 1675, fu la fondatrice della congregazione religiosa delle Suore Cistercensi della Carità, proprietarie attuali del Palazzo Bonifacio VIII di Anagni.

I genitori di Claudia De Angelis provenivano da famiglie un tempo nobili, ma all’epoca già decadute. Lei era la quartogenita di sei figli, ma soffriva di salute fragile e questo anche a causa della trascuratezza da parte della madre.

Claudia, fin da subito, si distinse per una forte spiritualità e, intorno all’età di 10 anni, ebbe la sua prima visione di Gesù che le parlò di «sposalizio celeste». Fu da quel momento che ebbe quotidiane apparizioni di Santa Caterina da Siena la quale, insieme alla Maria Vergine e Santa Rosa da Viterbo, sarebbe diventata la sua maestra e guida spirituale.

I suoi concittadini, però, non credevano a queste visioni, ma, anzi, la ritenevano una pazza ed eretica. Fu a causa di questi giudizi, che Claudia non esternò mai apertamente i suoi pensieri e che volle mantenere uno stile di vita piuttosto umile e riservato, ma non rinunciando a fare ciò che più amava: prendersi cura del prossimo.

A partire dal 1698, infatti, alcune giovani dei dintorni di Anagni iniziarono a seguirla e a costruire con lei un primo gruppo di preghiera che spinse Claudia a compiere la promessa di istituire un luogo pio per l’istruzione femminile. La Scuola Pia della Carità, dunque, ebbe vita il 25 maggio del 1709 in una casa presa a pigione vicino alla chiesa SS. Cosma e Damiano e venne posta sotto la protezione pontificia nel 1713 da Papa Clemente XI.

Tuttavia, nel marzo 1703, Claudia De Angelis si trasferì prima a Marino e, in seguito, a Roma dove continuò il suo operato. Qui, però, ebbe un aggravamento della malattia che la spinse non solo a tornare presto ad Anagni, ma ad avere, purtroppo, anche continue ricadute di salute nei successivi anni.

Per questo motivo, il 9 gennaio 1714, Claudia dettò la prima versione del suo testamento in cui confermò la sua volontà di completare la costruzione della scuola. Di lì a giugno, purtroppo, le sue condizioni fisiche peggiorarono in via definitiva con piaghe da decubito e incapacità di mangiare e bere. Morì il 29 giugno del 1715. Il Marangoni portò avanti il desiderio di Claudia e prima di morire riuscì a stabilire definitivamente la situazione della scuola, ad associare le maestre all’ordine cistercense e ne dettò le regole.

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