La quarantena ha spinto ognuno di noi a cercare di dare un nuovo ritmo alla vita. Una vita che credevamo sospesa ma che in realtà sta continuando attraverso nuove e diverse forme, spazi più ristretti e, per tanti, meno persone vicine fisicamente.
C’è però chi non si è mai sentito confinato e ha sfruttato la limitazione fisica aprendo la strada all’immaginazione. Parlo di tutti coloro che vivono di arte, la maggior parte dei quali non ha dovuto modificare il proprio modo di lavorare, perché alleato del silenzio e dell’isolamento.
Albert Camus diceva che la cultura “è il grido degli uomini davanti al loro destino” e noi abbiamo voluto dare voce all’arte, lanciando questa iniziativa chiamata una “quarantena a colori”. E’ un modo per dare spazio a quegli artisti che, nel corso degli anni, sono stati ospiti presso il Polo Monumentale Colle del Duomo e che, anche in questo momento, cercano di essere presenti, lasciandosi andare alla creatività e manifestando la loro energia. C’è chi descrive e fotografa il suo territorio che adesso non può vivere appieno; c’è chi racconta le sue passioni e chi si abbandona a contemplare il suo mondo interiore; e c’è chi manda profondi messaggi di speranza.
Abbiamo chiesto a ognuno di loro di raccontarci la loro esperienza durante questo particolare periodo di emergenza e vogliamo condividere con voi le loro “risposte”.
Buona visione e buon ascolto!
Riccardo Sanna
Il primo contributo arriva da Riccardo Sanna, pittore di Soriano al Cimino (VT),Riccardo Sanna si è diplomato presso l’Istituto Statale d’Arte di Terni. Ha frequentato per un periodo i corsi liberi di pittura all’Accademia “Lorenzo da Viterbo”, e all’Accademia Sevres di Parigi sotto la guida del prof. Christian Zeimert. Dal 1979 espone in mostre personali e collettive.Noi lo abbiamo conosciuto in occasione dell’esposizione dedicata a Francesco Nagni al Museo del Colle del Duomo di Viterbo.
Questo contributo era stato realizzato in collaborazione con la Galleria Falzacappa Benci di Acquapendente.
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Giuseppe Rossi