Montefiascone, cittadina ricca di storia, è uno dei principali Centri del Viterbese ed è edificata in posizione strategica lungo la Cassia che coincide con l’itinerario della Via Francigena.
Dal Colle Falisco, ad un’altezza di circa 600 m, si può ammirare uno splendido panorama sul lago Bolsena.
Sul territorio sono stati rinvenuti reperti di epoca etrusca, ma il periodo di massimo splendore fu il Medioevo; in questo periodo, per volere di papa Innocenzo III, sul colle fu innalzata la fortezza simbolo del potere politico ed istituzionale del papato: la Rocca dei Papi, scelta come sede del Rettore del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia (provincia cardine dello Stato Pontificio).
Al piano terra della Rocca è stato allestito il Museo dell’Architettura di Antonio da Sangallo il Giovane, a cui si accede tramite un cortile che conserva interessanti scavi archeologici.
IL MUSEO
Il Museo, inaugurato nel 2006, fa parte del Sistema Museale del lago di Bolsena e svolge la funzione di centro studi e documentazione del prestigioso architetto rinascimentale fiorentino.
Il percorso, che si snoda lungo sette sale, ha la finalità di illustrare, con il supporto di video, modellini e pannelli didattici, storia, opere ed evoluzione artistica del Sangallo.
Le sale
Nella prima sala sono narrate origini e formazione di Antonio da Sangallo il Giovane, la sua esperienza a Roma al seguito del Bramante e la fortuna al servizio della famiglia Farnese. Fu papa Paolo III Farnese a nominarlo capo di tutte le fabbriche pontificie, incarico che ricoprì per dieci anni fino alla morte e che lo portò a lavorare in numerose città. Un pannello mostra le principali opere del Sangallo progettate per il territorio del Patrimonio di San Pietro: Palazzo Farnese a Gradoli, Palazzo Farnese a Caprarola, Forte Sangallo a Civita Castellana, soffitto della Basilica della Quercia a Viterbo, Pozzo di San Patrizio ad Orvieto, ecc. Due modellini lignei riproducono gli importanti edifici religiosi progettati dall’architetto: la Chiesa di Santa Maria di Montedoro a Montefiascone e la Chiesa di S. Egidio a Cellere.
Un’altra sala accoglie ceramiche tardo rinascimentali rinvenute durante gli scavi della rocca.
La visita prosegue con la sezione dedicata ai disegni per la città di Castro, i cui originali sono conservati presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Castro fu la capitale del Ducato istituito da Paolo III Farnese e affidato al figlio Pierluigi.
Altri pannelli mettono in luce le fasi di costruzione della Rocca dei Papi, a cui partecipò lo stesso Sangallo. Si passano in rassegna anche progetti per note fortificazioni, quali la Fortezza da Basso a Firenze, la Cittadella ad Ancona, la Rocca Paolina a Perugia e i già citati Palazzo Farnese a Caprarola e Forte Sangallo a Civita Castellana. Un’ulteriore sala approfondisce il tema della cupola nel Rinascimento, con particolare attenzione a quella di Santa Maria del Fiore in Firenze.
Interessante anche il modellino ligneo che riproduce Palazzo Farnese a Roma. La visita si conclude con l’illustrazione delle principali chiese progettate dall’architetto in Toscana, Umbria, Marche e Lazio.
Il Museo dell’Architettura di Antonio da Sangallo il Giovane costituisce, dunque, un’importante occasione per conoscere ed approfondire le opere di uno dei principali architetti del Rinascimento italiano, tramite immagini e disegni di edifici civili e religiosi innalzati in numerose città dello Stato Pontificio, tra cui primeggiano i lavori in Vaticano con il modello ligneo per la Basilica di San Pietro e le numerosissime residenze farnesiane in Tuscia.
Valentina Berneschi