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Accadde oggi, l’appuntamento giornaliero che vi farà compagnia fino almeno al 3 aprile. In questi tempi difficili abbiamo deciso di fissare questo appuntamento con l’intento di ricordare alcuni fatti importanti accaduti negli anni passati e con l’occasione suggerire uno o più volumi per approfondire l’argomento.

#iorestoacasa aspira a diventare #ioleggoacasa grazie a diverse iniziative in corso. La nostra si vuole porre all’interno di questo flusso.

ACCADDE OGGI: La Cina assunse il controllo del Tibet nel 1959

Premesse

Le problematiche tra i due paesi risalivano al 1949 quando, dopo la proclamazione della repubblica popolare cinese, fu evidente a tutte le diplomazie mondiali che Mao era intenzionato ad usare la forza per riprendersi quei territori che riteneva, per motivazioni di tipo storico e sociale, appartenenti alla Cina comunista. 

Il 1° ottobre del ‘49 Mao dichiarò che alcuni territori, tra i quali il Tibet, sarebbero dovuti rientrare all’interno dei confini cinesi. Nell’ottobre del ‘50, dopo trattative diplomatiche inutili, 40.000 soldati dell’esercito di liberazione popolare cinese entrarono in Tibet, occupando la parte orientale del paese. L’esercito tibetano venne completamente sconfitto.

Negli stessi giorni il Dalai Lama veniva proclamato sovrano del Tibet, arrogandosi i poteri spirituali e temporali. Il governo tibetano aveva accettato la presenza di 3000 soldati cinesi nella sua capitale, Lhasa, ammettendo ufficialmente l’occupazione del suo Stato. Inoltre alcuni rappresentanti della diplomazia tibetana  firmarono un trattato di pace che limitava la sovranità del Tibet, rendendolo di fatto una regione della Cina.

L’annessione ed il Dalai Lama

Le imposizioni di quel patto vennero applicate nell’arco dei sei anni successivi in quasi tutte le regioni del Tibet, tranne in Kham e Amdo; in quelle due regioni vennero invece utilizzate riforme e sanzioni tali da provocare ribellioni che l’esercito cinese decise di reprimere con la forza. Il Dalai Lama criticò aspramente il trattato e dichiarò di non  averlo autorizzato; i cinesi nel mentre non mantennero le promesse. Anzi depredarono i monasteri tibetani, dopo aver applicato le riforme di ridistribuzione territoriale ed economica e dopo aver riorganizzato il sistema fiscale.

Il 28 marzo del 1959 scoppiò una ribellione organizzata dal movimento per la resistenza tibetana. La ribellione, però, fallì e migliaia di cittadini tibetani morirono. La Cina assunse de facto il controllo del Tibet.

Il Dalai Lama, insieme a parte del suo governo e a circa 80.000 persone dovette, a quel punto, lasciare il paese e rifugiarsi in India. Da allora è un esiliato che lotta senza sosta per l’emancipazione e l’indipendenza del suo paese.

LIBRO CONSIGLIATO

Dalai Lama, La mia terra, la mia gente, Sperling & Kupfer 2009

FILM CONSIGLIATO

Sette anni in Tibet

Elena Cangiano

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