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Se viaggiate nella Tuscia e nella sua capitale ci sono almeno dieci foto che non potete mancare di fare. Sia che usiate uno smartphone, una macchina iperprofessionale o quella ereditata dal nonno a cui siete affezionati, se mancate questi dieci posti ve ne pentirete sicuramente.

 

  1. Il grande classico

Se non avete visitato il palazzo dei Papi non potete dire di aver visto Viterbo… e se non avete fatto una foto con lo sfondo della Loggia o nell’aula del primo e più lungo Conclave (si, è possibile fare foto anche all’interno) non potete dimostrare di esserci stati davvero!

Indirizzo Piazza San Lorenzo 1 (ingresso dal Museo al civico 8) Coordinate 42°24?56.66?N  12°06?03.48?E

  1. L’antico

Sapevate che Viterbo conserva un estesissimo quartiere medievale? Anzi, “quartieri” perché sono due. Il più famoso è sicuramente San Pellegrino, dove potete passare sotto le case ponte, aggirarvi tra le numerosi torri, perdervi nei vicoli e scoprire la piazza San Pellegrino arrivando da numerose stradine. E proprio in questa piazza si trova il Palazzo degli Alessandri: una foto vicino al profferlo coperto o alle grandi colonne è d’obbligo!

  1. Il floreale

In prossimità di piazza San Pellegrino ci sono due angoli da apprezzare se amate i fiori. Il profferlo di piazza Scacciaricci è decorato tutto l’anno da vasi fioriti (vasi in peperino ovviamente… siamo a Viterbo!). Sdraiarsi sugli ultimi scalini per immortalare il nostro profilo migliore è un must!

Notevole, poi, è piazza san Carluccio. Bellissimo il palazzo Cocco decorato da merli ghibellini, ma fantastiche sono le piante rampicanti che decorano tutti i lati della piazza.

Un consiglio. Se amate il genere, visitate Viterbo sfruttando il ponte del primo maggio: c’è una manifestazione che non potete perdere: “San Pellegrino in Fiore”.

  1. Il regale

Viterbo è stata una capitale medievale ma i suoi fasti sono continuati anche nel Rinascimento. Come oggi, era la città di riferimento dell’alto Lazio (Patrimonio di San Pietro in Tuscia) e molti protagonisti arricchirono la storia rinascimentale della città.

Testimone primo è la sede del Comune di Viterbo, il palazzo dei Priori a Piazza del Plebiscito. Una foto nella sala Regia è d’obbligo, anche se non la dimenticherete comunque!

  1. Il moderno

Ok la storia del centro è importante. Ma anche gli artisti contemporanei hanno contribuito ad abbellire la città. D’altronde non possiamo lasciare alle generazioni future solo tonnellate di plastica (o almeno, se proprio non si può fare diversamente, almeno che siano esteticamente apprezzabili).

Da qualche anno “Il Risveglio” svetta a Valle Faul. L’opera è stata a lungo in zona EUR a Roma. Non so quanto resterà a Viterbo, quindi sbrigatevi!

  1. Il più duro

Molti conoscono Viterbo per la festa del “Trasporto della Macchina di Santa Rosa”. La festa ha radici antichissime ed è veramente spettacolare. Poco più di cento uomini portano a spalla una macchina processionale alta più di 30 metri e con un peso superiore alle 5 tonnellate!

Per diventare “Facchino di Santa Rosa”, ovviamente, bisogna superare una selezione. Al Museo del Sodalizio (Via San Pellegrino 6062), oltre ai modelli delle Macchine passate, potrete fare una foto sotto la cassetta del peso di 150 chili utilizzata nelle selezioni che effettua il Sodalizio.  Ah, se riuscite ad alzarla non è perché siete super allenati, il modello è vuoto… Ma tranquilli, dallo scatto non si capisce!

Naturalmente se capitate a Viterbo il 3 settembre non potete mancare la classica foto “sotto la macchina”.

  1. Il social

Le numerosefontane della città offrono altrettante opportunità per foto con riflessi, arcobaleni e altre mille opportunità per dare sfogo alla vostra creatività!

  1. Il romantico

Se avete scelto come meta Viterbo per una vacanza romantica, una passeggiata che non potete perdere è quella a Pianoscarano: l’altro quartiere medievale. Entrate da porta San Pietro, una passeggiata per il borgo e alla fine lasciate via delle Caprarecce. La vista della valle del fosso Paradosso e del bel giardino sottostante, le torri di san Pellegrino e il colle del Duomo contribuiranno a creare un mood positivo. La perfezione è se ci arrivate al tramonto. Non dimenticate la foto, mi raccomando!

  1. Il solitario

Contrariamente, se viaggiate soli o cercate luoghi poco affollati da scoprire, dovete assolutamente perdervi nelle traverse che scendono da via del Ginnasio e via di Valle Cupa (che naturalmente è prossima a Piazza della Morte e via del Cimitero) verso il Paradosso. Dove la strada incontra via Sant’Antonio troverete dei bei canneti emergere dall’antico fosso e sullo sfondo un pezzo di muro di cinta medievale da togliere il fiato.

  1. La new entry

Una foto davvero rara ma che bisogna sperimentare è quella dall’ascensore in vetro che collega Valle Faul al parcheggio del sacrario.

La novità è nell’ascensore stesso, non è aperto da molto. Da quel punto potete fotografare la valle, oggetto di un importante recupero in tempi recenti, e porta Faul. E’ la più grande area verde che trovate all’interno delle mura urbiche.

 

Una ultima raccomandazione. Non dimenticate di condividere le vostre foto ed emozioni anche con noi. Gli hashtag che usiamo abitualmente sono #colledelduomo #palazzodeipapi #archeoares. Ci trovate su tutti i principali social network.

 

Francesco Aliperti

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