L’AUTORE E IL SUO LAVORO
Le notizie biografiche riguardanti Benvenuto di Giovanni sono piuttosto poche e di relativo interesse.
È noto che nacque e morì a Siena (1436 – post 1509) e che fu capitano di due compagnie militari. Della vita privata si conosce il nome della moglie Iacopa di Tommaso, e che il figlio Gerolamo divenne pittore.
Negli anni della formazione fu allievo del Vecchietta con il quale collaborò agli affreschi del battistero di S. Giovanni a Siena nel 1453.
La prima opera firmata e datata è l’Annunciazione, eseguita nel 1466 per la chiesa di S. Gerolamo di Volterra. La raffigurazione elegante e curata desta interesse per la disposizione ieratica e l’asciutta delineazione delle figure. Modi che ricordano la miniatura settentrionale. Un riferimento diretto si potrebbe trovare in Gerolamo da Cremona e Liberale da Verona. Entrambi erano peraltro presenti a Siena tra il 1466 e il 1473.
Il primo fu autore anche di una pala oggi nella Cattedrale di Viterbo nel 1472. Nel 1470 dipinse l’Annunciazione di S. Bernardino a Sinalunga e l’Adorazione dei Pastori della Pinacoteca di Volterra.
Queste tavole, firmate e datate, aprono un decennio ricco di felici risultati e dimostrano una maturità ormai pienamente acquisita.
Nel 1479 Benvenuto dipinge il suo capolavoro: il trittico con la Madonna, san Pietro e san Nicola della National Gallery.
La nervosità lineare, il plasticismo secco ed accentuato dei volumi, l’astrattezza della figura riconfermano quel suo rapporto continuo – anche se non definibile su un preciso piano storico – con la cultura figurativa settentrionale.
Le ricerche di Benvenuto continuano anche successivamente ma all’ispirazione subentra ben presto una maniera colta che lo porta verso un’arte raggelata nelle figure e incerta nella composizione.
Nel 1481 l’artista esegue la parte centrale dell’affresco con la Vergine della Misericordia del Monte dei Paschi di Siena; tra il 1480 e il 1490 collabora ai cartoni per il pavimento del duomo senese, precisamente alla figura di una Sibilla e alla Cacciata di Erode.
Per gli antifonari dello stesso Duomo esegue alcune miniature e lettere miniate.
L’arida e confusa Ascensione del 1491 rivela, soprattutto nel paesaggio, una meditazione accorta di stampe tedesche. Sommando a questa la naturale propensione all’asciuttezza formale non si poteva non ottenere una spazialità disegnata più che avvertita realmente; un ritorno al Medioevo, insomma, che non era mai stato rinnegato.
Tra le sue ultime opere troviamo la tavola di S. Flora a Torrita in Val di Chiana, con Madonna e santi, firmata e datata nel 1497; la Madonna con Bambino del Metropolitan Museum di New York, firmata e datata nel 1498, e la Madonna con S. Sebastiano e S. Martino realizzata per S. Lucia di Sinalunga, firmata e datata nel 1509.
In conclusione possiamo ricordare Benvenuto di Giovanni come un autore colto aperto a diversi influssi ma geloso della tradizione.