Accadde oggi, l’appuntamento giornaliero che vi farà compagnia in un periodo così difficile. Abbiamo deciso di prendere questo impegno con l’intento di ricordare alcuni fatti importanti accaduti negli anni passati. Inoltre, con l’occasione, vi suggeriamo uno o più volumi per approfondire l’argomento.
#iorestoacasa aspira a diventare #ioleggoacasa grazie a diverse iniziative in corso. La nostra si vuole porre all’interno di questo flusso.
ACCADDE OGGI: Primo giro d’Italia in auto nel 1901
Il 27 aprile di quell’anno partì da Torino il primo giro automobilistico d’Italia, con il nome di Giro d’Italia in Automobile. La gara fu organizzata dall’ACI in collaborazione con il Corriere della Sera e prevedeva un percorso di 1.650 km. Dei 72 iscritti iniziali ne partirono 32, e di questi solo in 30 arrivarono al traguardo l’11 maggio.
La gara
Dopo Torino la corsa fece tappa a Genova, La Spezia, Firenze, Siena, Roma, Terni, Perugia, Fano, Rimini, Cesena, Bologna, Padova, Vicenza e Verona, prima di raggiungere il traguardo a Milano. Gli iscritti totali furono suddivisi in due categorie, 63 appartenenti alla 1ª categoria, con partenza da Torino e 9 appartenenti alla 2ª categoria, con partenza da Firenze. Tra i partecipanti ci furono alcuni nomi noti come Giovanni Agnelli, nonno del più famoso Gianni, nonché fondatore della FIAT; Emanuele Bricherasio, fondatore tra l’altro dell’Automobile Club Italia, e Carlo Biscaretti, illustratore storico e progettista.
La partenza era fissata per le ore 7:30 ma a causa delle condizioni atmosferiche pessime, più della metà dei concorrenti rinunciò. Partirono dunque 32 vetture di cui nove Fiat, quattro Panhard, quattro Peugeot, tre Renault, due Rosselli e due Mors. Erano presenti con una sola vettura i marchi Benz, Ceirano, Delahaye, Marchand, Daimler, De Dion, Isotta Fraschini e Darracq. Lo scopo dell’impresa era quello di incentivare l’acquisto delle automobili, invogliando quei pochi italiani che potevano permettersela. La folla tributò quel corteo di auto con musiche e fiori. Purtroppo però avvennero anche degli incidenti come quello successo ad Altedo, vicino Bologna, nel quale una automobile travolse una giovane ragazza. Il pilota, come risarcimento, diede 1.000 lire alla famiglia della vittima e 500 lire ai poveri della parrocchia. Anche gli altri concorrenti si tassarono per raccogliere la somma di 2.000 lire, sufficiente alla costruzione di un asilo infantile.
La corsa fu vinta a bordo di una Fiat 8 HP da Felice Nazzaro, soprannominato dalla stampa sportiva dell’epoca cronometro umano, uno dei pionieri dell’automobilismo italiano.
LIBRI CONSIGLIATI
L’ultima corsa su strada. Il Gran Premio Pescara 1957. Ianieri 2012