Accadde oggi, l’appuntamento giornaliero che vi farà compagnia fino almeno al 3 aprile. In questi tempi difficili abbiamo deciso di fissare questo appuntamento con l’intento di ricordare alcuni fatti importanti accaduti negli anni passati e con l’occasione suggerire uno o più volumi per approfondire l’argomento.
#iorestoacasa aspira a diventare #ioleggoacasa grazie a diverse iniziative in corso. La nostra si vuole porre all’interno di questo flusso.
ACCADDE OGGI: La nascita della Vespa nel 1946
Il 29 marzo di quell’anno, presso il Circolo “Golf Club” dell’Acquasanta di Roma, Corradino D’Ascanio, ingegnere e già inventore dell’elicottero, presentò il suo brevetto della Vespa, il nuovo motoscooter della Piaggio.
Conclusa la guerra, infatti, tutti i motori d’aviazione fabbricati dalla Piaggio non servivano più. Nei suoi stabilimenti a Pontedera c’era bisogno di costruire qualcosa di nuovo, senza obiettivi militari che potesse suscitare spensieratezza e libertà. La storia di questa geniale intuizione a due ruote prese vita un paio di anni prima a seguito del fallimentare modello MP5 Paperino. Vagamente simile alla Vespa, il modello però non piacque per via del suo aspetto goffo.
Fu proprio quel progetto non riuscito a far comprendere ad Enrico Piaggio che solo un progettista privo del primordiale concetto di motocicletta avrebbe potuto realizzare qualcosa di davvero innovativo. Decise così di rivolgersi a D’Ascanio, un uomo che detestava le motociclette ma che aveva conoscenze di progettista aeronautico. Fu proprio lui ad inventare la prima moto a scocca portante, modellando una posizione attorno al disegno di un uomo comodamente seduto in poltrona per far sì che la guida, soprattutto se prolungata, fosse il meno stancante possibile. Nacque così la prima Vespa: motore concettualmente derivato dai motori d’accensione aeronautici, cambio sul manubrio e ruota di scorta.
Perché si chiamò Vespa? Si dice che il Signor Piaggio alla vista del prototipo, avesse esclamato “sembra una vespa!” per via del suono del motore e della sua carrozzeria. Una seconda teoria, vorrebbe che il termine fosse l’acronimo di Veicoli Economici Società Per Azioni.
Qualunque sia la sua origine, Vespa è un nome che ha fatto il giro del mondo, diventando icona del benessere, dell’ottimismo e del design made in Italy. Per la sua comodità rappresentò l’emblema della famiglia, del lavoro e dei week-end fuori porta. Insomma un oggetto di culto vintage che non passa e non passerà mai di moda.
LIBRO CONSIGLIATO
Un viaggio italiano in Vespa, Charta 2005
FILM CONSIGLIATO
Vacanze Romane regia di William Wyler