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Accadde oggi, l’appuntamento giornaliero che vi farà compagnia in un periodo così difficile. Abbiamo deciso di prendere questo impegno con l’intento di ricordare alcuni fatti importanti accaduti negli anni passati. Inoltre, con l’occasione, vi suggeriamo uno o più volumi per approfondire l’argomento.

#iorestoacasa aspira a diventare #ioleggoacasa grazie a diverse iniziative in corso. La nostra si vuole porre all’interno di questo flusso.

ACCADDE OGGI: La morte di Ayrton Senna nel 1994

Il 1° Maggio di quell’anno, alle 14:17 lungo il tracciato del circuito di San Marino, perdeva la vita Ayrton Senna. Nel corso del settimo giro, poco dopo aver tagliato il traguardo, la Williams numero 2 tirò diritto mentre si trovava in piena velocità all’inizio della curva del Tamburello, una curva che solitamente si affrontava “in pieno”, senza alzare il piede dall’acceleratore. Si schiantò contro il muro, alla fine di un tratto in cui si raggiunge una velocità di 300 chilometri orari. La gara fu immediatamente interrotta. 

È stato calcolato che Senna cercò di arrestare la macchina frenando e decelerando bruscamente ma l’impatto fu comunque violentissimo e quasi frontale. La macchina rimbalzò fermandosi vicino alla pista, semidistrutta ma con la cellula di sicurezza sostanzialmente integra. Le riprese televisive della macchina, ormai ferma, mostrarono il casco di Senna muoversi leggermente e poi non più. Trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna, il pilota brasiliano venne dichiarato morto qualche ora dopo, all’età di 34 anni. 

Dopo l’incidente…

Successivamente fu stabilito che Senna morì a causa di un grave trauma cranico provocato da un braccetto della sospensione anteriore destra: una sbarra, di fatto, che staccandosi nell’impatto della macchina contro il muro colpì Senna alla testa come un proiettile, perforando il casco e ferendolo all’altezza del lobo frontale destro. 

In seguito al tragico weekend di Imola del 1994, che vide la morte non solo di Senna ma anche del pilota austriaco Roland Ratzberger, avvenuta il giorno prima durante le prove, si decisero una serie di modifiche immediate e profonde ai tracciati delle piste, ai motori e all’aerodinamica delle macchine, per migliorare la sicurezza. 

La salma rientrò in Brasile su un aereo di linea; a San Paolo circa cinque milioni di persone si accalcarono per dare l’ultimo saluto al campione. Furono proclamati tre giorni di lutto nazionale e annunciati i funerali di stato. Su richiesta dei familiari di Senna, la bara fu trasportata dai suoi molti amici e avversari piloti, tra cui anche Alain Prost, il suo più grande avversario, e Gerhard Berger, suo ex compagno di squadra e uno dei piloti a cui Senna fu più affezionato.

La perdita di Senna resta ancora oggi una delle più gravi tragedie, non solo del mondo automobilistico ma di tutto il panorama sportivo.

LIBRO CONSIGLIATO

Nel regno di Ayrton. La F1 ai tempi di Senna Bacchilega, Editore 2011

FILM CONSIGLIATO

Senna, regia di Asif Kapadia

Elena Cangiano

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