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Accadde oggi, l’appuntamento giornaliero che vi farà compagnia in un periodo così difficile. Abbiamo deciso di prendere questo impegno con l’intento di ricordare alcuni fatti importanti accaduti negli anni passati e con l’occasione suggerire uno o più volumi per approfondire l’argomento.

#iorestoacasa aspira a diventare #ioleggoacasa grazie a diverse iniziative in corso. La nostra si vuole porre all’interno di questo flusso.

ACCADDE OGGI: Federico Fellini vince il premio oscar per Amarcord nel 1975

Nelle prime ore del 9 aprile di quell’anno, Federico Fellini apprese la notizia della vittoria dell’Oscar per il suo film Amarcord. Decise però di non andare a ritirare direttamente il riconoscimento (fu consegnato al produttore), poiché impegnato sul set di un nuovo lungometraggio. Si trattò del suo quarto Oscar vinto: in precedenza era stato premiato, sempre come miglior film straniero, per La strada, Le notti di Cabiria e Otto e mezzo

Il neologismo

La notorietà del film in questione è tale che lo stesso titolo Amarcord è divenuto un neologismo della lingua italiana con il significato di rievocazione in chiave nostalgica. La parola deriva dalla frase romagnola “a m’arcord” (“io mi ricordo”).

Il film

Il film uscì nelle sale italiane nel dicembre 1973 e venne presentato fuori concorso al Festival di Cannes 1974. La vicenda, ambientata in una Rimini ricostruita a Cinecittà, copre un periodo che va dalla primavera del 1932 a quella del 1933 e narra la vita di un antico borgo riminese e dei suoi particolari abitanti. Tra questi spicca il personaggio di Titta Biondi e di tutta la sua famiglia: il padre, la madre, il nonno, il fratello e gli zii, di cui uno matto, rinchiuso in manicomio. Attraverso le vicende della sua adolescenza, il giovane protagonista inizierà un percorso che lo porterà alla maturità. 

Autobiografia o no?

Amarcord è senza ombra di dubbio il film più autobiografico del regista riminese. Possiamo infatti riconoscere in Titta (pseudonimo per Luigi “Titta” Benzi, amico d’infanzia del regista) un giovane Fellini che ricorda la sua adolescenza. Il grande artista rifiutò sempre di riconoscere nella pellicola qualsiasi riferimento alla propria vita, asserendo che tutto fosse il frutto della sua immaginazione.

LIBRO CONSIGLIATO

Fare un film, Einaudi 2015

FILM CONSIGLIATO

Intervista regia di Federico Fellini

Elena Cangiano

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