Il sequestro di Aldo Moro oggi diventa per noi il punto di partenza di una rubrica giornaliera che vi farà compagnia fino almeno al 3 aprile. In questi tempi difficili abbiamo deciso di fissare questo appuntamento con l’intento di ricordare alcuni fatti importanti accaduti negli anni passati e con l’occasione suggerire uno o più volumi per approfondire l’argomento.
#iorestoacasa aspira a diventare #ioleggoacasa grazie a diverse iniziative in corso. La nostra si vuole porre all’interno di questo flusso.
ACCADDE OGGI…1978 Il sequestro di Aldo Moro
Il 16 marzo di quell’anno in Parlamento si sarebbe dovuto votare per la mozione di fiducia in favore del governo democristiano di Andreotti, per la prima volta appoggiato dal Partito comunista. Aldo Moro, segretario generale e poi presidente della Democrazia cristiana, era stato il principale sostenitore della politica di centrosinistra del partito e anche dell’avvicinamento del Partito comunista al governo.
Le Brigate Rosse che da alcune settimane tenevano sott’occhio gli spostamenti di Moro, avevano scoperto che il segretario era solito recarsi alla chiesa di Santa Chiara. Fu così che poterono organizzare il sequestro. L’azione fu rapidissima. Moro, che viaggiava su una Fiat seguita da un’Alfa Romeo con a bordo la sua scorta, fu fermato dai brigatisti travestiti da dipendenti dell’Alitalia i quali spararono ai tre poliziotti e obbligarono il politico a salire sulla loro vettura.
Due giorni dopo presso la sede del Messaggero arrivò una telefonata; i rapitori dissero che presso una cabina telefonica in largo di Torre Argentina, avrebbero potuto trovare una borsa con dentro un Comunicato, il numero 1. Nel documento i brigatisti annunciavano l’inizio del “processo” a Moro, ritenuto poi “colpevole”; nella borsa era presente anche la “famosa” foto di Moro in camicia.
Durante la prigionia, durata 55 giorni, il politico tentò più volte di convincere il proprio partito, addirittura il papa, ad assecondare le richieste dei brigatisti. Purtroppo però il 9 maggio il cadavere di Moro fu ritrovato nel bagagliaio di un’automobile parcheggiata in pieno centro di Roma.
LIBRO CONSIGLIATO
Il memoriale di Aldo Moro (edizione critica), De Luca editore, 2019